L’amministratore delegato di Atos, Rodolphe Belmer, che ha preso in carico il suo mandato solo a gennaio, lascerà il colosso dell’It francese entro settembre, dopo settimane di profonde divisioni con il consiglio di amministrazione sulle strategie del gruppo, che – ora è ufficiale – sarà scisso in due entità separate. E’ la stessa società a riferirlo con una nota.
Le due nuove società
Le due società, entrambe quotate in borsa, saranno SpinCo (Evidian) e Tfco (Atos). SpinCo riunirà le linee di business Digital e Big Data and Security, che nel 2021 hanno generato un fatturato combinato di 4,9 miliardi di euro, in crescita organica del 5% e un margine operativo del 7,8%. Tfco includerà, invece, la linea di business Tech Foundations, che nel 2021 ha generato ricavi per 5,4 miliardi di euro, escluse Unified Communications & Collaboration (Ucc), e ha conseguito un margine operativo negativo dell’1,1%. Tfco mirerà a realizzare una completa inversione di tendenza e ripristinare la crescita, la redditività e la generazione di cassa entro il 2026.
Secondo i media francesi, il principale punto di discordia tra Belmer e il consiglio, presieduto da Bertrand Meunier, riguardava il futuro dell’unità di sicurezza informatica, fiore all’occhiello dell’azienda. Stando a quanto riferito, Belmer aveva preso in considerazione l’idea di venderla, ma il board aveva per l’appunto altri piani. Dopo la nomina di due deputy Ceo, Nourdine Bihmane e Philippe Oliva, che gestiranno le due nuove entità, Belmer ha deciso di rassegnare le dimissioni.
Il crollo in borsa
La svolta, come detto, arriva dopo giorni di fibrillazione per il colosso del cloud francese. Ieri Atos era scivolata vistosamente alla Borsa di Parigi, sulla scia delle indiscrezioni dei media, oggi confermate dalla stessa società, secondo cui il gruppo puntava a scorporare l’attività storica di servizi informatici in un’entità “giuridicamente indipendente”.
Come hanno notare gli analisti, una tale decisione implica il fatto che non è stato trovato un compratore per la divisione che, con la sua netta flessione lo scorso anno, ha inciso pesantemente sull’andamento del gruppo. Atos, sostengono i trader, è penalizzata dal mercato anche per il suo indebitamento, che diventa particolarmente oneroso in un’epoca di aumento dei tassi d’interesse. Già attorno alle 16 di ieri, sull’onda delle varie indiscrezioni, il titolo della società francese accusava una flessione dell’11% a 18,76 euro. L’ufficialità della decisione strategica, insieme all’addio di Belmer, ha spaventato ulteriormente gli investitori, e stamani le azioni sono crollate di oltre il 25%.
Atos non è solo un importante asset economico: è considerata strategica dal governo francese per le sue risorse hi-tech come la produzione di supercomputer e software utilizzati dall’esercito e dal ministero delle finanze per gestire la riscossione delle tasse. L’ex primo ministro Edouard Philippe, d’altra parte, siede nel suo consiglio.
La strategia per i prossimi mesi
Rendere autonoma la divisione di servizi informatici e farla diventare una società a sé stante, con una propria governance e un proprio bilancio, sarebbe un tentativo per fermare un’emorragia ormai di lungo corso, considerando che il settore in cui rientrano la gestione dei parchi informatici per le aziende e i data center di Atos, registra da tempo fatturato e margini in calo. Il gruppo apporterebbe alla nuova entità anche alcune altre attività, per evitare che diventi una ‘bad company‘.
Il gruppo Atos, colpito in pieno dalla pandemia, lo scorso anno è stato messo in difficoltà anche da carenze di controllo interno in due filiali negli Usa. Criticità che per l’appunto avevano portato Belmer, ex-patron di Eutelsat, alla ribalta, in sostituzione del precedente Ceo Elie Girard.
La nuova divisione mirerebbe a “sbloccare valore” come parte di un piano più ampio che costerebbe circa 1,6 miliardi di euro nel 2022-2023, ha spiegato Atos, che venderà asset non strategici per un valore di circa 700 milioni di euro.
I ruoli dei neo Ceo Bihmane Oliva
Seguendo il nuovo corso del gruppo, Nourdine Bihmane viene così nominata Deputy Ceo responsabile di Tech Foundations, un’azienda specializzata nei servizi di infrastruttura gestita, ambiente di lavoro digitale e servizi professionali. “Con oltre 20 anni di comprovata esperienza tecnologica, guidando la gestione del cambiamento, la crescita e le prestazioni dei profitti e delle perdite, Nourdine sarà responsabile della fornitura di qualità, innovazione e competitività per Tfco (Atos)”, spiega la società.
Philippe Oliva è invece il Deputy Ceo responsabile del perimetro Digital/Bds, incaricato di formare la nuova SpinCo (Evidian), “un’azienda di riferimento nei mercati della trasformazione digitale, dei big data e della sicurezza informatica, in grado di offrire una crescita elevata e margini elevati. Philippe è entrato in Atos nell’aprile di quest’anno come Chief Commercial Officer, portando una forte esperienza internazionale nel settore digitale, da quasi 20 anni in Ibm, dove ha gestito tecnologie integrate, servizi cloud e servizi ibridi”.