At&t ha chiuso il primo trimestre battendo le stime. L’utile netto è pari a 3,65 mld usd (0,70 usd per azione), a fronte dei 3,7 mld usd (0,67 usd per azione), contabilizzati nell’analogo periodo dell’anno scorso, in scia a un aumento del numero di abbonati ai servizi wireless. L’Eps adjusted è salito a 0,71 usd da 0,64 usd e i ricavi sono cresciuti a 32,5 mld usd.
Gli analisti interpellati da Thomson Reuters avevano previsto un Eps adjusted di 0,70 usd e ricavi pari a 32,47 mld usd. Il numero di abbonati è cresciuto di 625.000 unità nel periodo considerato, rispetto ai 296.000 di un anno fa e ai 566.000 del quarto trimestre. I ricavi nei tre mesi sono cresciuti a 32,48 miliardi di dollari (32,47 il consensus). Il colosso Usa delle Tlc ha alzato dal 3 al 4% le previsioni di crescita dei ricavi nell’intero esercizio.
Altri dati sul trimestre mostrano i ricavi dei servizi wireless, cresciuti del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a 17,9 miliardi di dollari, così come aumentate di circa 1,1 milioni di dollari sono le vendite di smartphone. Visti i risultati del primo trimestre, alla At&t si stanno rivedendo le stime per il resto del 2014, che prevedono una crescita nei ricavi di “almeno il 4%”. Soddisfatto l’Ad Randall Stephenson: “Abbiamo lavorato molto per modificare il nostro modello di business, e in questo trimestre si iniziano a vedere i frutti”. La società ha alzato dal 3 al 4% le previsioni di crescita dei ricavi nell’intero esercizio, ma quest’ultimo dato ha deluso le attese.