Utili superiori alle attese per AT&T nel primo trimestre 2015. Il colosso della telefonia mobile statunitense ha riportato per il periodo gennaio-marzo incrementi pari a 63 centesimi per azione contro i 62 previsti. I profitti netti sono scesi del 13,5% a 3,2 miliardi. Il fatturato è stato di 32,57 miliardi di dollari, in rialzo dello 0,3% ma inferiore ai 32,82 miliardi pronosticati.
La società di Tlc ha registrato anche di 1,2 milioni di utenti cellulari in più, 441mila dei quali considerati abbonamenti “core”. Quest’ultima cifra rappresenta un calo rispetto agli 854mila dei tre mesi immediatamente precedenti.
Un effetto dovuto alla crescente concorrenza nel mercato Usa per le attività wireless in particolare dopo la discesa in campo di Google con T-Mobile e Sprint (che ha lanciato da poco negli Usa il nuovo servizio wireless). Molti dei nuovi guadagni di At&t provengono da utenti tablet – ha detto la società – che ha contribuito a compensare le perdite di nella fascia bassa dell’utenza.
AT&T, il secondo gruppo di telefonia mobile negli Stati Uniti alle spalle di Verizon, sta inoltre completando l’acquisizione da 48,5 miliardi del gruppo televisivo satellitare DirectTv, che ha previsto verrà approvata dalle autorità di regolamentazione nel corso del secondo trimestre. La fusione dovrebbe generare risparmi per 2,5 miliardi l’anno entro un triennio.