MERCATI

Audiovisivo, in Italia si rafforza il digitale ma il dvd resiste. E cresce quello da collezione

Il mercato dell’home entertainment vale 340 milioni, con 5 milioni di consumatori. Un quarto del fatturato complessivo arriva dalla fruizione online, ma le famiglie continuano ad acquistare dvd e Blue-ray. Milano predilige i supporti fisici, Roma opta per il digitale

Pubblicato il 26 Giu 2018

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Lunga vita al dvd. Nonostante ne acquistino meno rispetto al passato, gli italiani hanno ancora voglia di prodotti audiovisivi “fisici”. Le vendite di dvd e Blue-ray da collezione sono aumentate dell’8% nell’ultimo anno. Segno che, anche se l’offerta digitale si sta spostando sulle piattaforme online, gli appassionati restano fedeli ai supporti tradizionali.

A rivelarlo è un’indagine Gfk, commissionata da Univideo, l’associazione di categoria che rappresenta gli editori audiovisivi su media digitali (dvd, Blu-ray e 4K Ultra HD) e online (piattaforme di distribuzione digitale). Secondo i dati raccolti, in Italia nel 2017 l’home entertainment ha registrato un fatturato pari a 340 milioni di euro, in calo di circa il 10% rispetto all’anno precedente. Diminuiscono le vendite di dvd e Blue-ray, nei canali tradizionali e nelle edicole. Anche il noleggio si riduce, ma può ancora contare su un milione di abitudinari del dvd “a tempo”. Il supporto fisico resta però “catalizzatore emozionale”, in grado di unire le famiglie davanti allo schermo del salotto di casa. Una sicurezza anche in termini di catalogo, qualità e coinvolgimento.

Ormai un quarto del fatturato complessivo del settore deriva da fruizioni online, ma il dvd rimane stabile. In totale sono circa 5 milioni gli acquirenti di prodotti audiovisivi: nel 60% dei casi preferiscono l’acquisto in maniera esclusiva di un prodotto fisico, contro il 30% che opta invece per l’acquisto digitale. Poche persone, circa il 10%, sovrappongono entrambi i formati. Diverse le motivazioni dietro alla scelta: nell’acquisto del prodotto fisico prevalgono passione e collezione, il digitale è spinto dall’impulso del momento e dalla curiosità istintiva che soddisfa un bisogno immediato.

Comportamenti ben rappresentati da due città: Milano, più legata al fisico, e Roma, più digitale. Nel capoluogo lombardo si registra un consumo maggiore di dvd e Blu-ray, anche tra i giovani: l’euforia digitale si è in parte normalizzata e si ritorna ad apprezzare qualità e durabilità del prodotto fisico. Nella Capitale, invece, c’è una maggiore propensione alla visione digitale di film e audiovisivi e l’acquisto online è considerato un’opportunità da cogliere al volo.

“I dati presentati da GfK evidenziano come il mercato dell’home entertainment sia in una fase di evoluzione” spiega Lorenzo Ferrari Ardicini, presidente Univideo e CG Entertainment. “Nonostante le contrazioni di mercato, il prodotto fisico rimane centrale sia per l’industria sia per i consumatori che lo scelgono in maniera consapevole, puntando sulla qualità e sulla condivisione. Al contempo si evolve la ricerca e l’acquisto digitale, spinto da motivazioni più istintive e legate all’emozionalità del momento. È fondamentale che il nostro settore proponga sempre più offerte e opportunità di accesso ai contenuti audiovisivi allineate al bisogno di un pubblico che, per quanto cambi nel tempo, è sempre alla ricerca emozionalità ed esclusività”.

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