LA MOZIONE

Authority, dalla Camera appello al Governo: “Urgente il riordino”

La richiesta presentata da 20 parlamentari: “In Italia più di 10 autorità amministrative indipendenti. Rivedere il sistema per ridurne il numero, chiarirne le funzioni e aumentarne l’efficacia”. Tra i firmatari Enza Bruno Bossio (Pd) e Sergio Boccadutri (Sel)

Pubblicato il 24 Giu 2014

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Una mozione che “impegna il Governo a valutare l’opportunità di procedere a una revisione delle autorità amministrative indipendenti, al fine di ridurne il numero, chiarirne le funzioni e aumentarne l’efficacia”. A presentarla a Montecitorio un gruppo di 20 parlamentari, tra i quali Sergio Boccadutri (Sel), che è il primo firmatario, ed Enza Bruno Bossio (Pd). A sottoscrivere l’appello anche Daniele Farina, Emanuele Fiano, Giampaolo Galli, Florian Kronbichler, Luigi Lacquaniti, Gianfranco Librandi, Alberto Losacco, Giulio Marcon, Toni Matarelli, Gianni Melillla, Antonio Misiani, Albrecht Plangger, Oreste Pastorelli, Fabio Porta, Andrea Romano, Ettore Rosato, Arcangelo Sannnicandro e Chiara Scuvera.

La mozione cita le dieci autorità amministrative indipendenti, a cui aggiunge anche la Banca d’Italia, che determina gli indirizzi dell’Ivass, istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che ha compiti di vigilanza sul settore assicurativo, e l’autorità garante della concorrenza sul mercato. Poi la Consob, la Commissione di garanzia dell´attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, la Commissione di vigilanza sui fondi Pensione, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il Garante per la Protezione dei dati personali, l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, l’Autorità di regolazione dei trasporti, l’Autorità nazionale anticorruzione.

“Oltre che per le differenti strutture, a livello europeo le autorità indipendenti si differenziano per lo stato giuridico, la forma di finanziamento, le forme di indipendenza dal sistema politico ed economico, la durata del mandata, la trasparenza nel rapporto con la collettività”, scrivono i 20 deputati, che sollecitano “la riduzione del numero delle Autorità, l’accorpamento delle diverse funzioni, l’armonizzazione dei sistemi di governance e delle regole per procedere alla nomina, tramite l’elaborazione di un testo unico sulle autorità indipendenti, raggiungerebbe il doppio scopo di semplificare il rapporto tra il cittadino/consumatore e l’autorità, nonché di rendere più celere ed efficace la capacità di intervento delle autorità indipendenti”.

“La semplificazione sarebbe tanto più vantaggiosa – recita la mozione – per il mondo delle imprese, che spesso devono confrontarsi con autorità diverse con funzioni limitrofe, fenomeno che sviluppa gravi inefficienze”.

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