LAVORO

Autistici “geni” del software: Sap avvia maxi campagna assunzioni

La casa tedesca annuncia il reclutamento di centinaia di persone affette da autismo da inserire in azienda come collaudatori di piattaforme. Hanno grandi capacità di individuare gli errori. Siglato un accordo con la fondazione Specialisterne

Pubblicato il 22 Mag 2013

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La tedesca Sap punta ad assumere centinaia di persone affette da autismo nei prossimi sette anni, da impiegare come collaudatori e programmatori di software. L’obiettivo di Sap è trovare persone “che pensano in modo diverso”, per favorire l’innovazione. L’azienda punta a raggiungere una percentuale dell’1% del personale affetto di autismo, su un totale di 64mila dipendenti. Dopo i progetti pilota condotti in India e Irlanda, con l’assunzione di sei collaudatori software a Bangalore, Sap ha fatto sapere che quest’anno estenderà il progetto anche negli Usa, in Canada e in Germania.

“Sap vede un potenziale vantaggio competitivo nel ricorso al talento unico di persone affette da autismo e nello stesso tempo vuole aiutare queste persone ad assicurarsi un impiego utile”, fa sapere l’azienda.

L’autismo è un disturbo dello sviluppo che causa problemi di integrazione sociale e comunicazione. Spesso, però, molte delle persone autistiche hanno un’intelligenza molto superiore alla media e una grande attenzione a certi dettaglio che sfuggono i più.

Sap ha siglato un accordo con Specialisterne, una fondazione danese che aiuta persone affette da autismo a trovare lavoro all’interno di società del settore IT.

Uno dei dirigenti di Sap, Luisa Delgado, ha tenuto a sottolineare la convinzione dell’azienda sul fatto che “l’innovazione arrivi dai margini”. “Soltanto impiegando persone che pensano in modo diverso e che portano innovazione la Sap sarà pronta ad affrontare le sfide del XXI secolo”, ha aggiunto.

“Le persone autistiche hanno una forte attenzione per i dettagli e una grande capacità di identificare gli errori. Se guardano il codice di un programma sono capaci di dire in pochissimo tempo se c’è un errore”, afferma Auticon, una software house di Berlino che impiega soltanto persone autistiche per testare i suoi software.

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