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Auto a guida autonoma, prove di alleanza tra Uber e Waymo

Dopo una lunga battaglia legale, il ceo di Uber Dara Khosrowshahi annuncia il “disgelo” con la divisione di Alphabet che si occupa di tecnologie driverless: le vetture targate Google entreranno nelle rete della società di trasporto. Colloqui in corso

Pubblicato il 31 Mag 2018

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Segnali di disgelo tra Uber e Waymo, la unit di Google-Alphabet che si occupa di tecnologie per la guida autonoma. Le due società, impegnate per mesi in una dura battaglia legale, ora potrebbero ora avviare una collaborazione. L’annuncuio è arrivato per bocca del ceo di Uber Dara Khosrowshahi, Ceo di Uber, durante la Code Conference 2018 di Recode. Abbiamo preso contatti con Waymo – ha detto il manager – Stiamo ragionando sull’inserimento delle automobili di Waymo sulla nostra rete. Alphabet è un incredibile fornitore di tecnologia”.

Waymo non ha voluto commentare. Nei primi giorni di maggio dal palco del I/O, Google ha svelato i piani di Waymo: in Arizona sono già partiti i test sulla Chrysler Pacifica a guida autonoma e presto il programma verrà esteso creando un vero e proprio servizio di taxi a guida autonoma. Le auto potranno essere prenotate tramite un’app esattamente come accade con Uber e simili entro la fine del 2018.

I test sulla guida autonoma di Uber hanno invece subito una forte battuta d’arresto dopo che a marzo una driverless car ha investito e ucciso un pedone in Arizona. A seguito dell’incidente la compagnia ha deciso di ritirare tutti i veicoli in circolazione nello Stato meridionale degli Usa, continuando però i test a San Francisco, Pittsburgh e Toronto.

Le due aziende sono state protagoniste di una lunga battaglia legale: Waymo ha accusato Uber di furto di segreto industriale, chiedendo al tribunale un risarcimento di 1,8 miliardi di dollari. A febbraio le società sono giunte a un accordo: Uber ha ceduto lo 0,34% delle proprie azioni al competitor, per un valore di 245 milioni di dollari, e si è impegnata a non utilizzare alcuna tecnologia di Waymo nei propri veicoli a guida autonoma.

Il mercato delle auto a guida autonoma è in esponenziale crescita. Secondo una ricerca effettuata da Strategy Analytics per Intel nel 2050 il giro d’affari raggiungerà quota 7mila miliardi di dollari.  Con una progressione impressionante: dagli 800 miliardi del 2035 si salterà appunto ai 7 triliardi di 15 anni dopo spalancando la strada, alla cosiddetta “passenger economy”. Si tratta di uno scenario in cui scompariranno gli autisti e ci saranno solo passeggeri guidati da auto robot, magari condivise, che ci condurranno a destinazione.

E la guida autonoma seduce anche gli italiani, come rivela uno studio EY : l’auto senza pilota la utilizzerebbe il 42,4% degli italiani, il 29,4% ritiene che renderà gli spostamenti più sicuri e il 60% pensa che la utilizzeremo in un futuro ancora lontano. E pesare soprattutto i timori legati alla sicurezza: il 62% ritiene che la sicurezza dell’auto a guida autonoma  sia inferiore rispetto a quella garantita dalla guida umana.

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