Dici Autodesk e pensi ad AutoCad, il programma di progettazione
architettonica per eccellenza. Ma l’azienda californiana è molto
di più, e nel presentare alla stampa le nuove versioni dei suoi
software lo ha fatto notare.
I nuovi software di Infrastructure Modeling, “sono pensati per
aiutare i professionisti a costruire un modello digitale integrato
e a prendere decisioni migliori e più veloci, sia che stiano
progettando reti elettriche intelligenti o pianificando progetti
urbani o gestendo delle complesse reti di telecomunicazione”,
spiega Carlo Leone, Business Unit Manager Infrastructure Solutions
di Autodesk Italia.
La suite di programmi – AutoCad Map 3D 2010, AutoCad Raster Design
2010, Autodesk MapGuide Enterprise 2010 e Autodesk Topobase 2010 –
promette di fornire agli utenti, siano essi la PA o aziendedi Tlc,
un ventaglio di soluzioni per progettare e simulare risorse
infrastrutturali, integrando le fonti di dati dai sistemi di
modellistica Cad, Gis e 3D, per consentire una gestione più
efficace. i dati così ottenuti, poi, possono essere pubblicati sul
web tramite MapGuide Enterprise 2010 in modo da condividere le
informazioni fra gruppi di lavoro o con i clienti.
Autodesk ha appena presentato le nuove versioni anche dei suoi
programmi più “tradizionali”, AutoCad in testa. “Il nostro
obiettivo principale è fornire ai nostri clienti una serie di
nuovi strumenti per la progettazione in 3D ad elevate performance
che consentano di sviluppare ampiamente la loro creatività”,
sottolinea Guri Stark, vice president AutoCAD and Platform Products
Business Unit. “Alla nuova gamma di prodotti basati su AutoCAD
abbiamo aggiunto funzionalità elevate così come ci sono state
richieste dai nostri clienti, quali ad esempio il potenziamento
delle funzionalità del formato Pdf in AutoCad, e i nuovi comandi
in 2D per AutoCad LT.
Nel complesso, la nuova versione di AutoCad fornisce la potenza e
la flessibilità che i nostri clienti continuano a richiedere per
portare la propria progettazione e documentazione ai più alti
livelli”.
E uno dei punti di forza dell’azienda californiana rimane la
capacità, tramite i prodotti della linea Inventor, dedicata
all’industria, per la prototipazione digitale.
Le varie versioni 2010, ognuna dedicata a una diversa branca
dell’industria (Mechanical, Eletrical, Civil, NavisWork), sono
state progettate, grazie anche agli input dei nove milioni di
clienti Autodesk, per avere maggiori capacità di progettazione,
visualizzazione e simulazione, oltre a un’interoperabilità più
serrata sia con i software Autodesk sia con altri strumenti
Cad.
Fra le nuove features aggiunte meritano una menzione particolare la
strumentazione per la progettazione di parti in plastica e la
capacità di simulare la performance del prodotto progettato. Delle
modifiche molto gradite al pubblico: “Le nuove soluzioni per la
prototipazione digitale permettono di progettare e produrre alla
velocità del pensiero. Utilizzare Inventor per simulare le
condizioni di vita reale significa che non abbiamo la necessità di
prototipi fisici in scala naturale – racconta Kurt Bender, Cad
manager di Viking Yacht Company, che produce lussuosi yacht
sportivi e da crociera -. Con la prototipazione digitale possiamo
eseguire revisioni di progetto, risparmiando così notevole tempo e
denaro”.
Inoltre, Inventor 2010 include funzionalità di interscambio tra
architettura, ingegneria e edilizia (Aec) potenziate che consentono
ai costruttori di prodotti edili di pubblicare i dati in 3D con una
configurazione che sia semplice da utilizzare nelle applicazioni di
building information modeling (Bim) mentre AutoCad 2010 , con i
nuovi strumenti di progettazione di forme libere e con il supporto
potenziato per i Pdf promette di semplificare sia la realizzazione
delle idee più varie che la loro condivisione.