L'APPALTO

Automotive, Baidu si aggiudica la gara per i robotaxi in Cina

L’azienda in campo per la fornitura di servizi di mobilità attraverso veicoli a guida autonoma. Il debutto a Chongqing e Wuhan. Il ceo Robin Li: “Tecnologia migliore di Tesla”

Pubblicato il 09 Ago 2022

guida autonoma

La Cina si prepara a dire addio ai tassisti. Debuttano a Chongqing e Wuhan i primi taxi a guida autonoma “targati” Baidu, l’azienda hi-tech che si è aggiudicata la gara pubblica per la fornitura al pubblico di servizi di ride-hailing robotaxi. Si parte con 5 veicoli in ognuna delle due città, ma si punta alla consegna di 800mila vetture entro il 2028. Prossimi lanci a Pechino, Shanghai e Shenzhen. Il Ceo Robin Li: “La nostra auto sarà tecnologicamente più avanzata di Tesla“.

La “famiglia Baidu” di auto a guida autonoma

Niente maniglie, niente portiere, 12 telecamere, completamente controllato tramite riconoscimento vocale. Il costo del veicolo si aggira intorno ai 36mila euro (250mila yuan), il 48% in meno rispetto al modello precedente, Apollo Moon.

Baidu (che ha dichiarato di aver compiuto 196mila corse di robotaxi “assistiti” nei primi tre mesi dell’anno) è in trattative con le amministrazioni locali per espandere questo servizio a Pechino, Shanghai e Shenzhen.

A metà luglio la compagnia aveva presentato Apollo RT6, veicolo autonomo con volante rimovibile con l’obiettivo di utilizzarlo per il suo servizio robotaxi in Cina, già dal prossimo anno.

L’azienda è da tempo operativa nel settore dei robotaxi e lavora allo sviluppo di auto a guida autonoma dal 2017, anno del lancio della divisione Apollo. Il suo servizio, Apollo Go, ha una flotta di 300 veicoli autonomi. Ad aprile 2021 era stato autorizzato (insieme alla rivale Pony.ai) a offrire servizi di trasporto a bordo di veicoli autonomi in diverse città, inclusa Pechino, sebbene fosse comunque richiesto a un essere umano di rimanere al posto di guida.

I rivali di Baidu

In Cina i concorrenti di Baidu in questo settore sono Pony.ai, sostenuto da Toyota Motor, WeRide, che ha ricevuto investimenti da Nissan Motor e Guangzhou Automobile Group. Negli Stati Uniti, Tesla e Waymo. In questo senso la Cina fa da banco di prova per i veicoli autonomi, con un piccolo gruppo di aziende ambiziose che registrano regolarmente nuovi record su vari fronti, come la rimozione del conducente della sicurezza, l’apertura dei propri servizi al pubblico o l’esercizio su strade pubbliche e il numero di miglia loro i veicoli sono stati testati.

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