CONNECTED CAR

Automotive, si apre l’era delle Connectivity Management Platform

Con l’aumento delle auto connesse e l’integrazione di vari dispositivi IoT, il settore automobilistico si trova ad affrontare la sfida di gestire e monetizzare la connettività in modo efficace. È qui che le piattaforme Cmp svolgono un ruolo cruciale. Determinante una fatturazione ad hoc per ripartire i costi di utilizzo dei dati tra le diverse entità coinvolte nell’ecosistema. L’analisi di Counterpoint

Pubblicato il 18 Ago 2023

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Davanti alla crescente domanda di connettività che pressa il settore Automotive, con l’ascesa delle auto connesse e l’integrazione di vari dispositivi IoT, imparare a gestire e monetizzare in modo efficace le nuove funzionalità diventa un’esigenza cruciale. Proprio per rispondere a questa necessità si apre per il settore automobilistico l’era delle piattaforme di gestione della connettività (Cmp), soluzioni di sempre maggior successo che, tra i componenti chiave, annoverano la fatturazione ripartita.

Cmp: che cosa sono e come funzionano

Le Cmp – spiega Counterpoint in un’analisi dedicata specificamente a queste soluzioni – sono sistemi centralizzati che facilitano la gestione, il controllo e la monetizzazione dei servizi di connettività dati nei veicoli connessi. Queste piattaforme consentono ai produttori automobilistici e ai fornitori di servizi di offrire servizi connessi innovativi a conducenti e passeggeri gestendo in modo efficiente il consumo di dati.
In particolare, la Cmp è un componente delle più ampie piattaforme IoT che includono una piattaforma di gestione dei dispositivi (Dmp), una piattaforma di analisi e una piattaforma di abilitazione delle applicazioni (Aep). Insieme, queste piattaforme alimentano applicazioni IoT su larga scala.

Molte piattaforme di gestione della connettività integrano funzionalità di fatturazione suddivise per soddisfare i diversi requisiti di fatturazione di più parti interessate nell’ecosistema IoT e in particolare nell’industria automobilistica. Attualmente, ci sono molti Cmp, come Cisco, Aeris, Cubic Telecom e Wireless Logic, che hanno la capacità di fornire fatturazione separata.

Sfide nella gestione della connettività

In passato, la connettività dei veicoli era prevalentemente limitata ai servizi telematici di base e quindi la fatturazione ripartita non era un problema. Tuttavia, il rapido progresso della tecnologia ha trasformato il panorama automobilistico. Oggi le auto connesse sono dotate di sofisticati sistemi di infotainment, strumenti di navigazione, diagnostica in tempo reale e una moltitudine di sensori che migliorano la sicurezza, la comodità e l’esperienza di guida complessiva. In futuro, la necessità di connettività nelle auto sarebbe molto diversa con i veicoli autonomi e la comunicazione V2X.

Il 2022 è stato un anno cruciale per le auto connesse. Secondo l’analisi di Counterpoint Research, le auto connesse hanno superato per la prima volta il 50% delle vendite di auto con Stati Uniti, Europa e Cina come mercati chiave. Man mano che i veicoli diventano più connessi, aumenta la complessità della gestione della connettività. Ciò comporta diverse difficoltà per l’automotive, tra cui il consumo di dati (i veicoli connessi generano una grande quantità di dati, che possono portare rapidamente a costi esorbitanti se non gestiti in modo efficiente);  la fatturazione e monetizzazione (con più parti interessate coinvolte, come produttori di veicoli, operatori di rete e fornitori di contenuti, diventa difficile fatturare e monetizzare accuratamente l’utilizzo dei dati);  i servizi personalizzati (i consumatori si aspettano servizi personalizzati su misura per le loro preferenze, ma fornire tali servizi senza incorrere in costi eccessivi per i dati può essere complicato); la sicurezza e privacy dei dati (man mano che i veicoli diventano hub di dati, garantire solide misure di sicurezza e privacy diventa fondamentale).

Il ruolo della fatturazione ripartita

Nel contesto della connettività Internet of Things (IoT) per le automobili, la fatturazione ripartita si riferisce a un meccanismo di fatturazione che consente la separazione e l’allocazione dei costi di utilizzo dei dati tra le diverse entità coinvolte nell’ecosistema IoT. Questo concetto è particolarmente rilevante quando più parti condividono il consumo di dati e le spese di connettività di un veicolo abilitato all’IoT.
In uno scenario automobilistico, vari soggetti possono richiedere la connettività Internet per scopi diversi. Il produttore di veicoli potrebbe richiedere la connettività per gli aggiornamenti software, la diagnostica e la raccolta di dati per migliorare i propri prodotti e servizi; il proprietario o il conducente dell’auto potrebbe aver bisogno di connettività per infotainment, navigazione e altri servizi personalizzati; i fornitori di servizi esterni, come compagnie assicurative o società di gestione della flotta, potrebbero offrire servizi specifici che si basano sulla connettività del veicolo.

La fatturazione suddivisa consente di suddividere l’utilizzo dei dati e i costi associati tra queste parti in base ai loro modelli e requisiti di utilizzo. Per esempio, il produttore di automobili deve poter coprire i costi dei dati per la diagnostica del veicolo e gli aggiornamenti software, in quanto avvantaggia lo sviluppo e la manutenzione del suo prodotto; il proprietario dell’auto è invece responsabile dei costi dei dati associati all’utilizzo personale, come l’infotainment e la navigazione; i fornitori di servizi di terze parti possono dal canto loro sostenere le spese relative ai servizi specifici che offrono attraverso la connettività del veicolo.
Questo approccio aiuta a creare una struttura di fatturazione equa e trasparente, in cui ogni parte interessata paga solo per i servizi che consuma, piuttosto che un’unica entità che copre tutti i costi dei dati.

Fatturazione separata per le Cmp: i vantaggi

Nel complesso, la funzionalità di fatturazione suddivisa in una Cmp semplifica gli aspetti finanziari delle implementazioni IoT, incoraggia la collaborazione tra diverse entità e garantisce che ciascuna parte paghi solo per i servizi specifici che utilizza, rendendo le implementazioni IoT più trasparenti e convenienti.

In conclusione, l’evoluzione delle Cmp per la fatturazione suddivisa è stata guidata dalla crescente complessità dei servizi connessi, dai progressi nell’analisi e nella tecnologia dei dati e dalle crescenti richieste di fatturazione personalizzata e migliori esperienze dei clienti. Man mano che il panorama IoT continua a evolversi, i Cmp svolgeranno un ruolo sempre più vitale nella gestione della connettività dei dati e nel consentire una fatturazione equa e accurata per la moltitudine di servizi offerti nel mondo connesso.

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