Puntare sulla diffusione su larga scala della tecnologia Sip
(Session initiation protocol) per lanciare sul mercato aziendale
nuove soluzioni di Unified Communication e sistemi di
Collaboration, in grado di veicolare in maniera più efficiente
chiamate e video chiamate in modalità di “conference” diffusa.
Il tutto, in modo da gestire con il semplice touch sullo screen di
un device – in futuro anche gli smartphone – la presenza di
gruppi di persone in video conference.
Questa la mission di Avaya, presentata al pubblico italiano da
Kevin Kennedy, president e Ceo dell’azienda americana
specializzata in sistemi di Unified communication in occasione del
Forum Avaya 2011, tenutosi oggi a Roma.
"Alcune tecnologie faciliteranno le nostre vite nei prossimi
anni – dice Kennedy – tecnologie che diventeranno familiari per
tutti noi e che riguardano in primo luogo il modo in cui
comunichiamo". Avaya scommette sull’adozione di massa del
Sip, un sistema di comunicazione integrata disegnata sulle esigenze
del mondo enterprise, con una riduzione del 50% della banda
necessaria.
"La nuova tecnologia di Avaya intende rivoluzionare
l’utilizzo di una funzione diffusa e famigliare a tutti, cioè la
comunicazione, attraverso il Sip – dice Kennedy – Il protocollo
consente di facilitare la comunicazione voce e video, garantendo
un’ottimizzazione dell’uso della banda per il video, abbattendo
i costi di collaboration dagli attuali 90 dollari al mese a 30
dollari al mese, e garantendo maggior produttività alle
aziende".
"L’impatto del Sip è paragonabile a quello che dagli anni
’70 ebbe il Tcp/Ip, il protocollo destinato alla comunicazione su
Internet – dice il top manager – Ci sono voluti 15 anni prima
che il protocollo Tcp/Ip prendesse piede nel mondo aziendale. Cisco
l’ha adottato negli anni ‘80, ma poi negli anni ’90 e 2000 lo
standard ha preso piede a macchia d’olio, contribuendo ad
abbattere drasticamente i costi di gestione dei processi
aziendali".