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Aws, Fabio Cerone: “Intersezione tra cloud e telco vitale per rilanciare l’industria”

Il Director Emea Telco Business Unit sottolinea il valore della presenza territoriale e del controllo sui dati, delle soluzioni edge e del 5G per la crescita del Paese. Con al centro la cooperazione tra player

Pubblicato il 14 Dic 2021

Fabio Cerone Aws

Aws è pronta a giocare la partita del cloud per le imprese e la Pa italiana puntando sulle infrastrutture locali, l’edge computing, la valorizzazione delle opportunità offerte dal 5G e l’alleanza con le telco. Lo ha affermato Fabio Cerone, Director Emea Telco Business unit di Aws, intervenendo all’evento CorCom-Digital360, “L’Italia alla sfida del cloud nazionale”.

Aws porta il cloud distribuito laddove sono i clienti e i dati, vicino a chi consumerà le use case”, ha detto Cerone. Le alleanze con le telco sono fondamentali in questa evoluzione che porta i grandi cloud provider capillarmente sul territorio. Al tempo stesso i fornitori del cloud possono essere un prezioso alleato per le telco per ridare valore al loro business oltre la connettività. Telco e Ott fanno fronte comune per vincere la partita del cloud in Italia e sviluppare iniziative a servizio del sistema Paese.

“Il cloud abilita una trasformazione digitale profonda, lo spostamento è tettonico”, ha dichiarato Cerone. “Le opportunità sono enormi, perché l’Italia si trova ancora nella fase early days”. Una sfida per Pmi e Pa italiane che si può vincere con una strategia local-oriented.

“Oggi Aws offre i suoi servizi cloud su infrastrutture presenti in 25 regioni del mondo, pari a 81 availabilty zones”, ha affermato Cerone. “Abbiamo aperto nel 2020 la region Aws a Milano, con 3 zone di disponibilità con cui sosteniamo il mercato cloud italiano” e che si uniscono all’infrastruttura Aws già esistente nel nostro Paese (cinque edge location e una posizione Aws Direct Connect a Milano collegata alla regione Europa). “Nei prossimi mesi lanceremo 9 nuove regioni pari a 27 availability zones e 30 local zones concentrandoci su Europa e Africa”.

Sono tre le direttrici principali di sviluppo dell’offerta Aws. Innanzitutto la distribuzione di intelligenza all’edge, dove si possono creare le use case con applicazioni di intelligenza artificiale e machine learning. Poi la residenza territoriale e la controllabilità dei dati per fornire l’autonomia nazionale o di segmento. Infine (ma non meno importante): “Dobbiamo fare del 5G qualcosa che sia veramente di impatto per l’industria, ovvero  implementare le use case che sfruttano la bassa latenza e tutti i vantaggi del 5G”, ha affermato Cerone. E l’edge sarà di nuovo fondamentale.  

Altrettanto importante è la collaborazione con le telco, come quella avviata da Aws con Vodafone in Uk e in Germania, “in modo che cloud e 5G si intersechino in un cloud continuum e gli sviluppatori possano realizzare e proporre i casi d’uso”, ha sottolineato Cerone. “Aws ha una rete di 100mila partner e oltre 400mila sviluppatori certificati e questo è un asset fondamentale che l’Italia deve sfruttare, perché il cloud consente di sperimentare velocemente e di scalare subito le idee di successo”. Gli sviluppatori saranno l’elemento chiave anche per il successo dei servizi 5G: “Per generare un vero impatto ci vogliono le use case che differenziano la nuova tecnologia mobile dal 4G e la leva sono gli sviluppatori”, ha detto Cerone.

Aws ha un business unit dedicata alle telco e l’intersezione cloud-telco accelererà l’evoluzione del settore delle Tlc, ha concluso Cerone. “Se le telco lavorano solo sulla connettività non possono invertire il trend di discesa dei ricavi. Aws si propone come alleato per far crescere le telco al di fuori del business della connettività. Possiamo aiutare le aziende delle Tlc a far sì che la loro offerta soddisfi le esigenze di digital transformation delle imprese grandi e piccole e della pubblica amministrazione”.

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