Secondo stime di Juniper Research, il fatturato annuo derivante dai
servizi mobili aziendali basati sul cloud raggiungerà quota 39
miliardi di dollari nel 2016, un giro d’affari figlio della
crescente gamma di servizi e suite di unified communication che gli
operatori di rete lanceranno nel segmento enterprise.
Una fetta rilevante del fatturato dipenderà dalla migrazione della
spesa aziendale da tradizionali offerte chiuse in modalità silos
verso servizi basati sul cloud in hosting. In particolare, i
servizi più diffusi riguarderanno messaggistica, managed email,
collaboration, telepresence, conferencing e telefonia Ip.
In più, il report sul Mobile Cloud ha messo in luce le sinergie
potenziali per i service provider con i fornitori di soluzioni Saas
(Software as a service).
Sicurezza dei dati e Roi (Return on investment) sono i fattori
chiave della migrazione in cloud delle aziende. In particolare, la
sicurezza riguarda due aspetti: l’accesso sicuro ai dati
aziendali e lo storage.
“Se un’azienda decide di immagazzinare i suoi dati in cloud, è
fondamentale la presenza di una soluzione in grado di taggare
dinamicamente e individuare quali dati possono andare in cloud e
chi ha il diritto di accedere a quel dato”, dice l’autore del
report Windson Holden. Ridondanza dei dati e consapevolezza da
parte delle aziende della location fisica dello storage altri punti
nodali per la migrazione in cloud dei dati aziendali.