RAPPORTO IULM

Aziende più “social”: quasi la metà su Facebook

Osservatorio Iulm: spingono l’aumento della “socialmediability” le Pmi italiane che rispetto al 2011 registrano un’impennata del 30%. In crescita anche Twitter, Linkedin, Youtube

Pubblicato il 15 Mar 2012

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Le aziende, anche quelle piccole, strizzano l’occhio ai social media: nel 2011 ben il 49,9% delle aziende utilizza almeno uno di questi canali anche se non sempre vengono sfruttati al massimo delle loro potenzialità e Facebook resta il ‘più amato’. Sono questi, in sintesi i risultati della seconda edizione dell’Osservatorio Iulm sull’uso dei social media da parte delle aziende italiane presentati questa mattina in occasione dell’incontro ‘Il sociamediability delle aziende italiane: un anno dopo’.

Promossa dall’Executive master in social media marketing e web communication, l’indagine, realizzata tra il settembre e il novembre del 2010, ha preso in esame, a un anno di distanza dalla precedente edizione, lo stesso panel di 720 aziende italiane appartenenti a 6 diversi settori: moda, alimentare, hospitality, pubblica amministrazione, banche e arredamento.

In particolare, dall’indagine emerge che la percentuale delle aziende che utilizza almeno un social media per attività di comunicazione e marketing passa dal 32,5% del 2010 al 49,9% del 2011. Tale incremento è soprattutto il risultato del notevole aumento di penetrazione di tali canali nelle piccole aziende: mentre nella precedente rilevazione solo il 9,8% delle stesse gestiva almeno un social media, nel 2011 tale percentuale è salita al 43%

Resta tuttavia ancora largamente ambivalente il rapporto che le aziende mostrano di avere con tali canali se si considera che solo il 24,5% rimanda ai propri ambienti sociali attraverso link presenti sul sito. Facebook si conferma il canale piu’ popolare, scelto dal 71,1% delle aziende che hanno attivato almeno un social media (rispetto al 35,2% del 2010).

Ma in grande crescita risultano anche l’uso di Twitter (39,8%), Linkedin (35,7%) e YouTube (32%). La maggiore diffusione di tali canali a livello aziendale, non è stata tuttavia accompagnata da un altrettanto significativo aumento dell’indice medio di Socialmediability che si propone di valutare sinteticamente aspetti si quantitativi che qualitativi della presenza social delle azienda o brand. Su una scala di valori da 0 a 10, l’indice è passato dallo 0,79 del 2010 all’1,16 del 2011.

La ricerca, spiega Guido Di Fraia, direttore scientifico del master, "mostra come le aziende italiane, anche di piccole e medie dimensioni, utilizzino sempre piu’ spesso i social media nelle loro attività di comunicazione e marketing, a testimonianza di un sempre maggiore riconoscimento dell’importanza strategica di tali canali. Ma i risultati ottenuti testimoniano anche come essi siano ancora molto spesso gestiti in maniera un po’ improvvisata e poco consapevole delle logiche comunicative e dei linguaggi propri di ciascuno di tali canali".

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