LO STUDIO

Aziende telecom alla conquista del mercato pay-Tv

La “telco Tv” cresce a ritmi doppi (+4%) rispetto al mercato complessivo della pay, spinta da un’intensa attività M&A. La società di analisi: “Le telco operatori consolidati della pay-Tv nel 2020”

Pubblicato il 11 Nov 2015

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Alle prese col calo dei servizi voce ed sms, le aziende telefoniche possono guardare con ottimismo a un altro mercato, quello della pay-Tv, che già le vede protagoniste e dove si avviano a diventare operatori “consolidati”. La società di ricerche Ovum stima che le aziende telecom già oggi forniscano circa un quinto degli abbonamenti di pay-Tv su scala globale.

Le attività possedute o controllate dalle telco rappresentano 140 milioni di connessioni sul mercato retail della pay-Tv alla fine del 2014; nel 2015 la cifra è già salita a 177 milioni di clienti, pari al 19% della base abbonati totale alla pay-Tv nel mondo (erano il 14% nel 2014).

L’ultimo studio di Ovum calcola anche che la base abbonati alla “telco Tv” crescerà a un tasso annuale composito (Cagr) del 4% fino al 2020 (raggiungendo 210,4 milioni di clienti), mentre in generale il mercato della pay-Tv avanzerà solo del 2%.

Anche se la IpTv resterà il canale principale per l’erogazione della Telco Tv, le tradizionali piattaforme via cavo e satellite continueranno a giocare un ruolo importante: fino al 2020, circa metà degli abbonamenti di Telco Tv saranno via reti IpTv, quelli del cavo serviranno il 12% delle connessioni mentre il satellite ne coprirà il 37%.

Ovum definisce “Telco Tv” qualunque attività di pay-Tv basata su abbonamento fornita direttamente da un operatore il cui core business è l’offerta di servizi di telecomunicazione (voce e/o banda larga). Come tale, l’universo della telco Tv include una larga fetta dei clienti del cavo e del satellite come della IpTv.

“L’aumento di piattaforme Tv ‘tradizionali’ all’interno della base della Telco Tv riflette il trend verso un consolidamento globale delle attività di pay-Tv in cui le telco giocano un ruolo importante”, sottolinea Jonathan Doran, Principal Analyst, Consumer Telecoms, di Ovum e autore del report. “L’aumento degli abbonati durante il 2015 è dovuto per lo più a nuovi clienti del satellite direct-to-home (Dth) che arrivano da operazioni di M&A: pensiamo all’acquisizione di DirectTv da parte di At&t (Usa e America Latina) e all’acquisto da parte di Telefonica di Digital Plus in Spagna e di GVT in Brasile”.

L’ondata di M&A “ha fatto aumentare gi abbonamenti di Telco Tv su cavo e satellite“, nota ancora Doran, “ma l’IpTv continua a crescere, sia organicamente che per migrazione da piattaforme tradizionali. La scelta della tecnologia con cui erogare il servizio ha un peso strategico e dipende dalla posizione di ciascun operatore sul dato mercato”. Per i prossimi anni Ovum si aspetta che le telco continueranno a usare un mix di tecnologie, compresi canali nuovi come mobile Ott e hybrid delivery (che unisce trasmissioni lineari con servizi basati su Ip on-demand e catch-up).

Tuttavia la spinta al consolidamento – cui ha dato il via Vodafone con una serie di acquisizioni in Europa – subirà un rallentamento verso la fine del decennio e la quota totale rappresentata dalle telco nel complessivo mercato della pay-Tv si assesterà sul 20% nel 2020. Ciò rappresenta comunque, conclude Ovum, una “presenza consolidata delle aziende telecom nella pay-Tv, con attività stabili in Europa, Usa e America Latina e spazio per crescere ancora negli anni seguenti”.

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