IL CASO

Azioni di risparmio, Consob chiede a Telecom il verbale del cda

La commissione accende i fari sul board del 5 novembre, che decise all’unanimità la conversione, per chiarire se ci siano state fughe di notizie

Pubblicato il 25 Nov 2015

La riunione del Consiglio di amministrazione di Telecom Italia del cinque novembre, in cui è stata decisa la conversione delle azioni di risparmio, finisce sotto la lente della Consob, che ne ha chiesto il verbale alla società. A dare la notizia è ilsole24ore, che ricorda come la decisione fu presa all’unanimità dal board, mentre i retroscena raccontano di un blitz all’insaputa del management, dell’Ad Marco Patuano e del cfo Piergiorgio Peluso che stavano seguendo il dossier. L’ordine del giorno della riunione, precisa il quotidiano, era infatti generico: “operazioni straordinarie”, ma poteva anche trattarsi del riassetto di OpenAcces che effettivamente fu esaminato e approvato in quella riunione.

A stare alle indiscrezioni, inizialmente Patuano avrebbe addirittura mostrato contrarietà a un’operazione che lui stesso aveva congegnato e tentato di proporre anche in passato. C’è poi un’altra versione, spiega il giornale, che dipinge un’altra scena e fa intendere che la decisione improvvisa del board sia legata a una “difesa” societaria nei confronti del nuovo azionista che si era palesato in quei giorni, Xavier Niel.

Sarà la Consob a stabilire quale delle due versioni sia quella più verosimile. Ma è anche immaginabile, conclude il quotidiano, che l’Autorità voglia capire se in quella giornata ci fu qualche fuga di notizie visto che le azioni di risparmio sarebbero concentrate nella mani di una decina di fondi, grandi beneficiari di un’operazione attesa dal mercato almeno da tre lustri.

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