“Credo che sarà impossibile per me continuare a prestare servizio nel board di Microsoft. Sarò molto impegnato tra l’insegnamento e i miei nuovi impegni. La mia uscita dal cda è effettiva immediatamente”. Lo scrive l’ex ceo di Microsoft, Steve Ballmer, in una email inviata il 19 agosto al suo successore, Satya Nadella. Lo scorso agosto Ballmer aveva annunciato il suo addio alla posizione di leader di Microsoft: il testimone era stato passato a Nadella il 4 febbraio di quest’ anno. Fra i motivi della decisione di Ballmer anche il suo recente acquisto della squadra di basket dei Los Angeles Clippers, per 2 miliardi di dollari. Immediata la replica di Nadella: “Anche se la tua presenza e la tua leadership lascerà un grande vuoto nel board, comprendo e sostengo la tua decisione”.
Ora il 45enne numero uno di Redmond ha carta bianca nel portare avanti i piani di riorganizzazione e rilancio dell’azienda. Oltre i mega tagli, una nuova strategia che punta a un’azienda più agile e veloce che fa perno su cloud e mobilità.
Ballmer è stato uno dei primi dipendenti del gruppo fondato da Bill Gates nel 1975 e possiede circa il 4% di Microsoft di cui è uno dei principali azionisti. E’ stato il ceo dell’azienda negli ultimi 13 anni.
Il board ora è composto – oltre che dal fondatore Gates e dal Ceo Nadella – da Dina Dublon, ex di JP Morgan, da Maria Klawe, presidente dell’Harvey Mudd College, David Marquardt di August Capital, Mason Morfit, presidente di ValueAct Capital, Charles Noski, ex di Bank of America, Helmut Panke, ex presidente del management di Bmw e John Thompson, Ceo di Virtual Instruments.
“E’ la fine di un’era. Ora la figura ingombrante di Ballmer esce di scena – ha commentato Daniel Ives, di Fbr Capital Markets -. Potrebbero esserci altri cambiamenti nei prossimi tempi per far entrare nuova linfa tra i membri del cda e muovere l’azienda nella giusta direzione di business”.
Il Wall Street Journal fa i conti in tasca all’ex ceo. Ballmer detiene il 4% delle azioni di Microsoft, e “il valore è cresciuto del 39% da quando annunciò che si sarebbe dimesso, un anno fa”.