Dopo la crisi economica, gli attacchi degli hacker. Per le banche della Grecia non è decisamente un periodo tranquillo e l’ultima grana arriva ora dall’Armada Collective, nota organizzazione di pirateria informatica, che dopo aver messo in crisi Svizzera e Thailandia hanno metto sotto scacco gli istituti creditizi ellenici. L’allarme risale a giovedì scorso, quando il sistema IT di una delle quattro banche principali del Paese è andato in crash. Poco dopo un messaggio dell’Armada Collective ha rivendicato l’attacco chiedendo un riscatto da 17mila euro da pagare in bitcoin, la moneta virtuale. Altrimenti avrebbero fatto saltare l’intero settore bancario bloccando gli sportelli e i bancomat delle banche.
Dopo la riunione d’emergenza della Banca di Grecia, è stato attivato un sistema hi-tech anti-hacker che ha permesso di sventare la minaccia ma non è da escludere che l’offensiva di giovedì sia stata solo un avvertimento.
Solo pochi giorni fa era stato un sistema di comunicazione sviluppato dal Cern a finire sotto gli attacchi dell’Armada Collective, ma in quel caso il centro di Ginevra ha preferito mettere mano al portafoglio e sborsare 15 bitcoin, l’equivalente di 6mila euro. Tanto nell’attacco contro il Cern quanto in quello contro le banche elleniche gli hacker hanno utilizzato uno tsunami di traffico improvviso da 1 terabyte al secondo, che ha mandato subito in tilt i sistemi.