Maggiore efficienza e servizi sempre più dedicati al cliente e personalizzati. L’informatizzazione e la digitalizzazione, insieme all’ulteriore potenziamento dei sistemi di sicurezza, sono la priorità nei programmi d’investimento in tecnologia delle banche italiane. A scattare la fotografia dell’impegno e delle priorità delle banche italiane sul fronte degli investimenti Ict è il rapporto annuale sullo “Scenario delle tecnologie in banca” di Abi Lab, il consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la Banca promosso dall’Abi. Lo studio, condotto su un campione rappresentativo del settore bancario italiano, è stato presentato oggi a Milano alla seconda giornata del Forum Abi Lab.
“Per superare la complessa congiuntura economica, diventa per le imprese necessario cambiare il proprio approccio con il mercato attraverso innovazioni di processo, di prodotto e di strategia – spiega Giovanni Pirovano, vicepresidente dell’Abi con la delega per l’innovazione – Nella certezza che l’innovazione sia prerogativa per la crescita, la competitività e la creazione di valore, le banche italiane hanno risposto alle sollecitazioni intensificando la propria attività e attivando nuovi ambiti strategici. Il nuovo modello di banca digitale risponde a queste esigenze attraverso l’automazione per offrire processi snelli, rapidi e precisi, la dematerializzazione per la riduzione della carta nei servizi bancari, e la multicanalità per la diffusione di procedure innovative nel dialogo con la clientela”.
Complessivamente le banche italiane hanno investito in Ict circa 4,5 miliardi di euro in un anno (dati al 2011), in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+4% circa). Questo dato è il frutto della combinazione di situazioni anche molto diverse registrate dalle realtà bancarie: se presso alcuni gruppi l’azione di razionalizzazione dei costi ha già lasciato spazio per inserire progetti innovativi, altre realtà stanno ancora sperimentando il rinvio dei progetti di carattere discrezionale, allo scopo di mantenere a livelli più contenuti la spesa complessiva.
Dei 200 progetti d’investimento considerati dall’indagine, la maggior parte di quelli ritenuti prioritari dalle banche italiane riguarda le iniziative di sviluppo dei canali di accesso ai servizi bancari da parte dei clienti (il 16% dei progetti). In particolare, le banche investono nel rinnovamento degli sportelli, con la diffusione di strumenti self service in filiale, e nel miglioramento dei servizi online, sfruttando anche le potenzialità del web 2.0 e del mobile banking.
Sul fronte della maggiore efficienza dei processi interni, gli investimenti delle banche sono finalizzati principalmente a rendere più snelli i processi di erogazione dei servizi, ottimizzando le risorse interne anche nell’ottica della dematerializzazione, del miglioramento del back office e dell’aumento della qualità di processo.
Tra le priorità si confermano i progetti finalizzati al miglioramento e adeguamento dei sistemi informativi e Tlc, e gli investimenti sul fronte della sicurezza in particolare per quanto riguarda i canali remoti verso la clientela. Parallelamente ai progetti di sviluppo oggetto di questa analisi, si posizionano le iniziative di compliance, che costituiscono un ambito imprescindibile di spesa.
Per quanto riguarda le previsioni di spesa formulate dalle banche sul budget Ict 2012, dall’indagine Abi Lab emerge che: circa il 30% delle banche vede aumentare le risorse destinate all’Ict, un altro 30% segnala un trend costante, che spesso è il frutto di un bilanciamento tra contenimento dei costi e nuove iniziative; circa il 40% registra un budget decrescente.