“La priorità sarà il Sud”. Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, annuncia la strategia per la destinazione dei fondi europei per la banda larga previsti dall’accordo di partenariato, sottolineando che “le regioni a obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia ndr) riusciranno a raggiungere gli obiettivi di Eu 2020 prima del Nord. Crediamo che se il Sud vince la sfida dell’innovazione la vince tutto il Paese”.
Stando a quanto stabilito dall’accordo di partenariato da 44 miliardi di euro, i cui dettagli sono stati anticipati da Cor.com e presentati oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, per la banda larga e l’Agenda digitale saranno disponibili 2,1 miliardi da spendere nell’arco del periodo 2014-2020. La gran parte delle risorse – 1,8 miliardi – proverranno dal Fesr, il Fondo europeo di Sviluppo regionale mentre i restanti verranno attinti dalla cesse del Feasr (Fondo agricolo europeo).
“Si tratta di fondi che da soli non sono in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi di Eu 2020 (copertura a 30 mega per il 100% della popolazione e a 100 mega per il 50% entro il 2020) – ha spiegato Delrio in conferenza stampa – In questo senso sarà strategica l’allocazione del confinanziamento nazionale, che il governo metterà a disposizione per opere digitali considerate prioritarie e cantierabili in tempi rapidi”. E un ruolo chiave lo giocheranno anche gli investiennti privati. “Puntiamo – ha annunciato il sottosegretario – a generare 12 miliardi di investimenti pubblici e privati da destinare all’Agenda digitale e alla banda larga e ultralarga”.
Le risorse faciliteranno l’attuazione dell’Obiettivo tematico 2 “Contributo all’attuazione del “Progetto Strategico Agenda Digitale per la Banda Ultra Larga” e di altri interventi programmati per assicurare nei territori una capacità di connessione a almeno 30 Mbps, accelerandone l’attuazione nelle aree produttive, e nelle aree rurali e interne, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica e nelle aree consentite dalla normativa comunitaria.
“Questi fondi sono quello che ci serve per far fare un passo in avanti a tutto il Paese – ha precisato il sottosegretario – Ci presentiamo in maniera puntuale nonostante il cambio di governo, abbiamo risposto puntualmente alle osservazioni fatte e risolto tutte le questioni. Siamo in linea con gli obiettivi che l’Accordo si pone per una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile come chiede l’Europa”.
“La logica che seguiamo è quella non degli interventi a pioggia ma strategici, sulla pianificazione – ha sottolineato – con un investimento molto forte per il rafforzamento delle capacità amministrative, dove l’Italia ha da recuperare ritardi”. Dwelrio ha dunque annunciato già per oggi la firma dei decreti per rendere operativa l’Agenzia per la coesione, a cui spettano funziondi supporto nell’attuazione dei progetti e di monitoraggio della sepsa dei fondi Ue.
Per quanto riguarda infine la partita dei fondi 2007-2014: “Al 31 ottobre siamo al 62%, in linea con i target nazionali che ci eravamo dati – ha spiegato Delrio- Ma puntiamo ad un salto di qualità per andare al 70%, è questo l’ obiettivo che abbiamo. Rischiamo di perdere 7 miliardi se non diamo una accelerata, ma sono fiducioso”.