IL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Banda ultralarga, arrivano i fondi: dal Cipe i primi 2,2 miliardi

Il Cdm dà il via al piano da 12 miliardi. In autunno le gare Infratel. Si parte dalle aree a fallimento di mercato. Renzi: “E’ l’infrastruttura più importante per i prossimi 20 anni. L’Italia tornerà leader in Europa”.

Pubblicato il 06 Ago 2015

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Il governo ha approvato il piano da 12 miliardi per la banda ultralarga. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri, annunciando che il Cipe ha dato oggi il via libera per i primi 2,2 miliardi di euro di risorse pubbliche (dei 7 miliardi complessivi a cui si aggiungono i 5 miliardi da parte dei privati).

In dettaglio i fondi pubblici provengono per 4,9 miliardi dal governo e per 2,1 miliardi dai Fondi strutturali regionali. 3,5 miliardi fanno capo al Fondo di Sviluppo e Coesione.

“Il Cipe ha approvato il programma operativo del Piano Banda Ultra Larga, a cui vengono assegnati da subito 2,2 miliardi di euro, che consentiranno di partire immediatamente con la fase attuativa. Altre risorse, per un ammontare di 1,4 miliardi, saranno conferite al Piano con successivi provvedimenti normativi. Complessivamente è previsto l’impiego di risorse per ben 4,9 miliardi di euro”, si legge nella nota emessa a seguito del Cdm.

“Si tratta dell’infrastruttura più importante per i prossimi 20 anni. Nella banda larga saremo leader in Europa nel giro di un triennio, oggi siamo l’ultima ruota del carro”, commenta il premier Matteo Renzi. “Nell’autunno partiranno i primi interventi. L’obiettivo è la copertura totale del Paese. Per gli operatori di telefonia non c’è altro che mettersi in gioco”.

Si parte dalle zone bianche, a fallimento di mercato, ha spiegato il premier. “I soldi pubblici servono a questo: le zone D e C che riguardano il 35% degli italiani. Le zone D sono dove il privato non investirebbe mai, le C dove investirebbe solo in presenza di alcuni incentivi”. “Stiamo combattendo il divario digitale anche tra nord e sud”.

A tal proposito il premier ha anche sottolineato che l’approvazione del piano arriva in concomitanza con l’annuncio da parte di Telecom Italia sulla banda ultralarga al Sud nonché con la fusione Wind-3: ” E’ un giorno importante in cui si è fatta una operazione significativa sulla telefonia mobile tra due importanti player e Telecom ha annunciato un ultimo tassello di investimenti di 750 milioni di euro al centro-sud grazie a una partnership pubblico-privato con il Mise”.

Renzi ha puntualizzato che gli investimenti “riguarderanno 10 milioni di italiani, 800 comuni, 2000 scuole e 5000 sedi di amministrazioni pubbliche”.

“Il governo sta mantenendo i propri impegni sulla banda ultralarga”, commenta il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. “Se anche i privati faranno la loro parte, come sembra di capire dall’esito della consultazione alla quale hanno partecipato trenta operatori, gli obiettivi della banda ultralarga per tutti i cittadini italiani entro il 2020 sono possibili”.

“Dal Cipe oggi viene una vera e propria scossa per lo sviluppo del Paese”, è il commento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti.

“Porteremo la banda ultralarga anche nelle zone rurali per garantire una connessione ad internet veloce anche alle nostre aziende agroalimentari -annuncia il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina -. Fino al 2020 investiremo piu’ di 250 milioni di euro del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale per dare futuro alle nostre imprese”. “Vogliamo continuare il lavoro fatto con la banda larga che ci ha consentito di raggiungere oltre mezzo milione di persone, con 185mila linee abilitate e 3628 chilometri di fibra ottica istallati nelle nostre campagne. Anche da qui passa la sfida per rendere piu’ competitivo l’agroalimentare italiano e cogliere al meglio le opportunita’ delle Rete, a partire dall’e-commerce”.

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