IL PIANO

Banda ultralarga, faro di Agcom sui servizi “wholesale” a consumo

Via alla consultazione finalizzata alla definizione delle Linee guida per le condizioni di accesso all’ingrosso alle reti destinatarie di contributi pubblici: si punta a stimolare anche gli investimenti degli operatori concorrenti

Pubblicato il 19 Ott 2015

F.Me

agcom-140324131004

Agcom dà il via alla consultazione pubblica finalizzata alla definizione delle Linee guida per le condizioni di accesso all’ingrosso alle reti destinatarie di contributi pubblici.

L’obiettivo principale delle linee guida è definire un quadro chiaro di regole per l’accesso alle infrastrutture, che saranno costruite in Italia grazie al piano di finanziamenti pubblici previsto dalla Strategia italiana per la banda ultra larga, approvata dal Governo per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale europea.

“In particolare, le linee guida sono volte a chiarire quali servizi di accesso all’ingrosso dovranno essere resi disponibili dall’operatore beneficiario del contributo e le relative condizioni di offerta tecniche ed economiche, tenendo conto dell’entità di finanziamento ricevuta – spiega una nota di Agcom – La definizione delle condizioni di accesso consentirà agli operatori partecipanti alla gara per l’assegnazione del finanziamento di conoscere preventivamente gli obblighi a cui sarà sottoposto a fronte del beneficio ricevuto”.

Al tempo stesso le regole consentiranno alle imprese terze e ai consumatori di godere dell’offerta di servizi a banda ultra larga anche in aree con minore attrazione degli investimenti privati, consentendo all’Italia di colmare il divario rispetto agli obiettivi dell’agenda digitale europea.

Per stimolare gli investimenti anche da parte degli operatori concorrenti, nelle linee guida viene prospettata la possibilità di impiegare modelli di prezzo dei servizi all’ingrosso “a consumo”, idonei ad incentivare l’utilizzo da parte degli operatori delle infrastrutture finanziate e le misure necessarie per garantire l’applicazione del principio di non discriminazione.

Nell’ambito della consultazione pubblica sarà anche valutata l’eventuale necessità di prevedere condizioni di accesso differenziate al variare del modello di finanziamento adottato dalla stazione appaltante, del tipo di aree in cui verrà realizzata l’infrastruttura (bianca, grigia o nera) e del modello di business dell’operatore aggiudicatario (verticalmente integrato o “wholesale only”).

La consultazione avrà una durata di 30 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito web dell’Autorità.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati