Il Sinfi (Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture) potrebbe fungere da Sportello Unico Nazionale (“Single point of contact”) per svolgere tutte le attività previste nella proposta di Regolamento europeo, relativo alle misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica.
È quanto evidenziato dai rappresentanti di Infratel in audizione alla Commissione Politiche Ue della Camera.
“ Il Siinfi – hanno spiegato – potrebbe svolgere, altresì, un ruolo di coordinamento dei punti di contatto a livello territoriale che dovessero rendersi necessarie per l’attuazione del Regolamento”.
Le caratteristiche del Sinfi
Infratel ha ricordato come il Sinfi ospiti, in formato digitale, le informazioni minime previste dalla proposta e metta a disposizione degli utenti l’accesso alle stesse. “Inoltre, in coerenza con l’articolo 6 della proposta, come previsto dalla delibera Agcom 452/22 del 21 dicembre 2022, il Sinfi costituisce il punto di contatto presso il quale qualsiasi gestore di infrastrutture fisiche o un operatore di rete, che intende realizzare lavori di costruzione o ampliamento di infrastrutture adatte ad ospitare reti di comunicazione elettronica, procede a rendere nota tale intenzione attraverso la pubblicazione di un annuncio”. Anche in questo caso – secondo Infratel – può essere prevista un’evoluzione che preveda il caricamento, oltre che dell’annuncio, anche del progetto georeferenziato da parte dell’operatore sulla piattaforma.
Lo sviluppo del workflow
Sarebbe quindi utile lo sviluppo di un workflow coerente con le procedure autorizzative previste dal Codice delle Comunicazione Elettroniche, compresa la Conferenza dei Servizi. “Il Sinfi potrebbe – conclude Infratel – diventare lo sportello unico nazionale che possiede i dati delle infrastrutture esistenti che permettono all’operatore di progettare riutilizzando le stesse, contenendo, altresì, il progetto elaborato dall’operatore ai fini della condivisione delle opere di genio civile”.
La proposta di Regolamento Ue
La proposta di Regolamento, hanno spiegato i rappresentanti di Infratel, “va nella giusta direzione con l’intento di rendere omogenee e ancora più snelle le procedure autorizzative per il roll-outdelle reti digitali accrescendo il livello di informazione degli operatori e minimizzando gli interventi necessari attraverso un’ulteriore valorizzazione delle pratiche di riutilizzo delle infrastrutture esistenti”.
“Dall’analisi dei dati forniti è possibile verificare come le misure di semplificazione introdotte negli anni dal legislatore nazionale siano state delle misure necessarie per la progressione dei Piani di infrastrutturazione pubblica in corso di attuazione ma, probabilmente, ancora non sufficienti per un completo dispiegamento delle potenzialità dello sviluppo delle infrastrutture in parola – hanno concluso – In questa direzione, anche sulla base delle previsioni del Regolamento in esame, sarà possibile nei prossimi mesi ed anni sviluppare ulteriormente il percorso di semplificazione intrapreso intervenendo, da un lato, sui tempi di rilascio dei permessi ed autorizzazioni e, dall’altro, sul miglioramento di strumenti come il Sinfi che possono autorevolmente rispondere alle sfide verso la digitalizzazione promosse dalle istanze comunitarie”.