Un ottimo segnale. Arrivano i primi endorsement dei politici all’approvazione del piano banda ultralarga approvato ieri dal governo. Per Maurizio Sacconi (Area Popolare) “il governo ha opportunamente definito linee guida che hanno contemporaneamente lo scopo di alzare il livello di penetrazione delle nuove tecnologie nella vita quotidiana delle famiglie e delle imprese da un lato e di sollecitare gli operatori del mercato a realizzare investimenti senza l’adozione di una obbligata soluzione tecnica alle reti, dall’altro”.
“Si tratta ora di declinare con puntualità questi obiettivi anche attraverso incentivi e disincentivi rispetto ai necessari investimenti – avverte il senatore – Tocca in ogni modo alle Pubbliche amministrazioni elevare la domanda attraverso la piena realizzazione dell’agenda digitale”.
“E’ un ottimo segnale – commenta la deputata del Pd Vincenza Bruno Bossio, membro della commissione Trasporti e Telecomunicazioni – Si prospetta una governance unica dell’innovazione digitale in Italia, condizione necessaria per incrementare la diffusione della banda larga e non essere più tra gli ultimi d’Europa. Era questa una delle richieste fondamentali che ho avanzato in una mozione presentata in Parlamento pochissimo tempo fa”.
“Nella stessa mozione ho criticato lo scorporo della rete Telecom – operazione inutile e dannosa – e chiedevo al Governo ogni impegno possibile per lo sviluppo della rete in fibra, chiamando a raccolta tutti gli operatori del settore, con i giusti incentivi. Oggi constato che entrambi le richieste sono presenti nel decreto approvato oggi”, aggiunge la deputata.
“Prossimi obiettivi comuni sono l’istituzione di un Catasto delle reti già esistenti, secondo indicazione Agcom, per censire le infrastrutture adatte alla posa della fibra. E massima cooperazione tra gli operatori per raggiungere questo obiettivo strategico – conclude – Non dimentichiamo che la fibra ottica renderà possibile agli operatori diffondere internet superveloce a 100 Megabit in tutto il Paese”, conclude Bruno Bossio.
Il piano del governo sulla banda ultralarga è “un ottimo punto di partenza: portare entro il 2020 la connessione a 30 mega per tutta la popolazione e a 100 mega per il 50% degli italiani e’ un traguardo ambizioso ma alla nostra portata”, dice a vicepresidente della Camera Marina Sereni (Pd). “Mi auguro che tutti, dalla Pubblica amministrazione alle imprese, alle associazioni dei cittadini, a tutto il mondo dell’ Ict, diano il contributo fattivo per realizzare quella che Renzi ha definito ‘ autostrada del futuro”.