STRATEGIE

Banda ultralarga, patto a quattro per Metroweb

Vodafone, Wind, F2i e Fsi firmano una lettera di intenti comune per investire nella società e candidarsi alla realizzazione del piano del Governo: “Aperti ad altri operatori e investitori”

Pubblicato il 29 Mag 2015

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Per costruire l’infrastruttura di rete rispondente al piano del Governo per la banda ultra larga è stata firmata un’alleanza a quattro. Vodafone, Wind, i fondi F2i e Fsi (quest’ultimo controllato da Cassa depositi e prestiti) hanno firmato una lettera di intenti per investire in Metroweb e candidarsi così alla realizzazione del piano del Governo.

Le quattro società manifestano in questo modo l’interesse a realizzare, attraverso un veicolo comune individuato in Metroweb Sviluppo, gli investimenti in banda ultralarga.

La lettera di intenti comune contiene a grandi linee il piano industriale da realizzare con il numero di città da coprire in banda ultra larga.

”Il progetto è aperto ad altri operatori e investitori che condividano l’obiettivo di costruire un’infrastruttura nazionale della fibra secondo le linee e modalita’ identificate nel piano Banda Ultra Larga approvato dal Governo” si legge in una nota che annuncia la firma della lettera d’intenti.

”I sottoscrittori – prosegue la nota – sono altresì disponibili a collaborazioni e attività sinergiche con istituzioni o altre imprese, utili ad assicurare la più ampia e rapida realizzazione del progetto”.

Anche Enel avrebbe iniziato a dialogare con Metroweb. Si tratterebbe di contatti informali finalizzati a capire se ci sono le condizioni per creare sinergie per portare la rete in fibra insieme agli operatori telefonici nelle aree cosiddette a fallimento di mercato.

In parallelo resta il progetto che Telecom Italia. e Enel stanno portando avanti sulla realizzazione della banda ultralarga. Dopo la decisione di chiudere (per ora) la partita su Metroweb, la società di tlc starebbe costituendo un gruppo di lavoro insieme all’Enel per esaminare la fattibilità di un progetto in comune per la costruzione della rete in fibra ottica.

Proprio ieri il presidente della società di tlc, Giuseppe Recchi, ha confermato che “i tecnici” delle rispettive società “si stanno parlando in questi ultimi giorni”.

Sullo sfondo resta l’attesa per le mosse del governo che deve ancora formalmente stanziare i soldi da destinare al piano della banda ultralarga. A tal proposito il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, ha fatto sapere che la somma che il governo stanzierà è salita a 7 mld euro, dai 6 precedentemente annunciati.

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