L'ACCORDO

Banking sicuro e sostenibile, Intesa Sanpaolo si affida a Ibm

Il gruppo italiano implementa la piattaforma z16 per potenziare le prestazioni con l’intelligenza artificiale, ridurre i consumi energetici e avere una cybersecurity pronta per l’era quantistica. Prosegue il percorso nel multicloud ibrido

Pubblicato il 27 Feb 2023

Business,Development,To,Success,And,Growth,Of,Banking,And,Financial

Intesa Sanpaolo spinge sulla digitalizzazione all’insegna del cloud, della cybersicurezza e della sostenibilità ambientale grazie alle tecnologie di Ibm. La banca italiana e il gruppo tecnologico hanno stretto accordo che permetterà a Intesa Sanpaolo di aggiornare la propria infrastruttura tecnologica ottenendo un’evoluzione della sicurezza informatica e delle prestazioni di pari passo con la riduzione dei consumi del comparto It.

In particolare, Intesa Sanpaolo ha scelto i sistemi z16 di Ibm e ha deciso di portare avanti l’adozione della piattaforma multicloud ibrida Red Hat Openshift, cloud open source coerente con il modello hybrid cloud del gruppo bancario.

Attraverso l’accordo con Ibm – si legge nella nota congiunta – Intesa Sanpaolo potrà cogliere appieno le opportunità offerte in tema di cloud ibrido e intelligenza artificiale, che permetteranno una digitalizzazione spinta, aperta, flessibile e sicura e, al contempo, contribuiranno a una significativa riduzione dei consumi energetici.

Verso logiche cloud-native

L’ambiente tecnologico della banca verrà modernizzato introducendo l’Ibm z16: la piattaforma, progettata all’insegna dell’efficienza per ottenere maggiori prestazioni con un minor consumo di energia, consentirà a Intesa Sanpaolo di ridurre i consumi energetici di questa componente dell’infrastruttura di circa il 20% e di contribuire a limitare l’impatto ambientale.

La disponibilità di modelli applicativi e a microservizi ospitati all’interno della tecnologia Red Hat Openshift su z16 arricchirà il ventaglio di approcci trasformativi del gruppo bancario verso logiche cloud-native.

Capacità quantum-safe per la cybersicurezza

La nuova piattaforma Ibm z16, parte del noto portafoglio mainframe dell’azienda, è stata progettata per portare l’Ai e la resilienza informatica nel cloud ibrido dei clienti, grazie a un’innovativa inferenza Ai on-chip e a tecnologie quantum-safe all’avanguardia che permettono di proteggere i dati sensibili.

Intesa Sanpaolo proteggerà dunque i propri dati anche con le capacità di crittografia quantum-safe di Ibm z16, che forniscono alla banca le basi per iniziare a rendere i propri sistemi, applicazioni e dati a prova di futuro.

La collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Ibm pone le basi per ulteriori sviluppi, soprattutto la preparazione per aiutare a proteggere i dati sensibili e le infrastrutture da possibili attacchi informatici in un futuro post-quantistico, fanno sapere le due aziende. Man mano che i computer quantistici diventano sempre più potenti è fondamentale che le aziende dei settori maggiormente regolamentati, come quello bancario, adottino misure atte a proteggere i propri dati da un potenziale computer quantistico futuro in grado di rendere inefficaci gli standard di sicurezza odierni in termini di cifratura.

Gli obiettivi Esg di Intesa 

Il Piano d’impresa 2022-2025 di Intesa Sanpaolo prevede importanti investimenti per l’ottimizzazione dell’infrastruttura It, la modernizzazione tecnologica, l’introduzione delle migliori tecniche di cybersecurity e la creazione della nuova banca digitale Isybank, con l’obiettivo di fornire ai clienti i più elevati livelli di prestazioni, efficienza e sicurezza nell’ambito dei servizi digitali.

Il Piano prevede inoltre l’adozione di politiche Esg sempre più evolute che dovranno posizionare la banca ai vertici del settore per impatto sociale e impegno sul clima. L’ambizione è di arrivare a zero emissioni nette entro il 2030.

Sostenibilità e innovazione per il finance

“Abbiamo intrapreso un percorso di digitalizzazione dei nostri processi e dei servizi alla clientela facendo leva sulle tecnologie più innovative e su un ecosistema di attori nazionali e internazionali” afferma Massimo Proverbio, Chief It Digital & Innovation officer di Intesa Sanpaolo. “In tale contesto, la tecnologia Ibm contribuirà all’evoluzione dell’infrastruttura It del nostro gruppo, rendendola più flessibile, performante e sostenibile”.

“Siamo entusiasti di lavorare con Intesa Sanpaolo per promuovere lo sviluppo di soluzioni digitali innovative, sicure e più sostenibili anche attraverso l’adozione della tecnologia z16 nel modello cloud ibrido del gruppo”, dichiara Marco Utili, Managing director per il Gruppo Intesa Sanpaolo di Ibm Technology Italia. “Siamo convinti che questa collaborazione rappresenti un’opportunità unica per portare la sostenibilità e l’innovazione tecnologica al centro dell’agenda del settore finanziario italiano ed europeo”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati