Ibm annuncia che Gartner ha riconosciuto ancora una volta Big Blue come leader nell’outsourcing dell’IT, collocandola al primo posto nello studio recentemente pubblicato “Magic Quadrant for Data Center Outsourcing and Infrastructure Utility Services” per l’Europa e il Nord America.
La leadership di Ibm nel cloud e la sua strategia, focalizzata su mobile, social media e sicurezza e alimentata da importanti investimenti nella Ricerca e nelle tecnologie di analytics e automazione, sono elementi chiave di differenziazione, che permettono all’azienda di integrare e orchestrare senza soluzione di continuità i servizi relativi ad ambienti ibridi che integrano diversi cloud e modelli IT tradizionali.
Nel rapporto Gartner ha valutato i principali fornitori di Data Center Outsourcing (Dco) e di Infrastructure Utility Services (Ius), che sempre più spesso si avvalgono di servizi di Remote Infrastructure Management (Rim) e di componenti di cloud computing. Nella sua valutazione, Gartner include le offerte cloud di Infrastructure-as-a-Service (IaaS) e Platform-as-a-Service (PaaS) che fanno parte dei servizi di outsourcing oggetto di questa indagine.
“Il modello di riferimento per l’IT aziendale sta cambiando rapidamente per permettere alle organizzazioni di integrare i nuovi “systems of engagement” basati su cloud con i “systems of record” esistenti”, spiega Juan Zufiria, General Manager, Ibm Global Technology Services, Europa. “Siamo convinti che la leadership di lunga data di Ibm nel Magic Quadrant di Gartner testimoni la forza delle nostre relazioni con i clienti in outsourcing e degli investimenti da noi effettuati per aiutarli ad accelerare il passaggio verso modelli ibridi che integrano il cloud”.
Ibm fornisce un ampio portafoglio di servizi di infrastruttura, che consentono alle organizzazioni di sfruttare il potenziale di trasformazione del cloud e degli ambienti IT ibridi. L’azienda vanta competenze tecniche di alto livello e una rete globale di data center – che comprende 330 data center per i servizi di outsourcing; 40 data center per il cloud computing, tra cui un nuovo data center SoftLayer a Londra; 11 Security Operation Center per la gestione e il monitoraggio degli eventi di sicurezza e 145 centri per la business resilience – per fornire alle aziende servizi di infrastruttura rapidi, affidabili e sicuri.
Secondo Gartner, “la crescita nei servizi di data center si è spostata da modelli IT tradizionali a modelli nuovi, come quelli cloud di IaaS e PaaS, riflettendo il cambiamento verso modelli di erogazione dei servizi sempre più competitivi. Secondo le previsioni di Gartner, questi servizi registreranno un tasso di crescita annuo globale del 12,4%, per il periodo dal 2012 al 2018. La società di ricerca “prevede inoltre per i prossimi cinque anni un miglioramento significativo nei principali indicatori di business dei fornitori di servizi di data center, rendendoli una scelta di outsourcing più competitiva”.