Ritengo prioritaria una strategia dedicata all’accelerazione del digitale in Italia, in quanto leva fondamentale di trasformazione ed evoluzione del Paese, capace di migliorare l’efficienza del sistema, di aumentarne l’attrattività e di generare occupazione sostenibile in aree di innovazione. La differenza di passo rispetto al passato deve venire da una visione sistemica, progettando e costruendo le infrastrutture tecnologiche e i servizi digitali attraverso un approccio unitario e convergente per tutto il Paese, evitando inutili parcellizzazioni.
Ne deriva, da subito, l’opportunità di liberare risorse attraverso le efficienze derivanti da razionalizzazioni e sinergie, risorse che a loro volta potranno essere investite in grandi progetti di trasformazione del Paese, di cui l’Italia ha bisogno. L’esecuzione di questa strategia richiede però che il governo riveda gli schemi di collaborazione tra pubblico e privato secondo logiche di partnership al fine di accedere a più ampie sinergie, accelerare sui tempi e rafforzare il conseguimento dei risultati.
Ecco infine i tre punti per noi prioritari da affrontare nei primi 100 giorni: 1. Far partire in modo compiuto il progetto dell’Agenda digitale, attraverso le linee guida già delineate ma soprattutto attraverso il suo veicolo. È importante non perdere tempo e opportunità con inutili attese. 2. Dare all’innovazione un ruolo principale e centrale in ogni azione governativa, vedendo in essa la leva di trasformazione dell’economia e di sviluppo di competenze professionali qualificate per i nostri giovani. 3. Ricreare le condizioni di attrattività e dialogo con le multinazionali affinché l’Italia torni ad avere un capitolo di rilievo nelle loro agende e nella mappa dei loro investimenti.