Per il sesto anno consecutivo, Cisco Italia ha guadagnato il primo posto nella classifica Great Place to Work Italia – Best Workplaces 2021 per la categoria Medium Companies (150 – 499 dipendenti). Al terzo posto Salesforce, Bending Spoons al quarto. Sas in 13esima posizione.
L’annuncio del primo posto a livello italiano di Cisco giunge a breve distanza dalla diffusione della classifica Great Place to Work – Fortune 100 Best Companies to Work 2021 in cui Cisco si è posizionata al primo posto anche a livello mondiale.
“In un anno in cui ci siamo resi conto che grazie al digitale siamo riusciti a dare continuità ai più vari aspetti della nostra vita, abbiamo voluto riaffermare la nostra visione- spiega l’Ad di Cisco Italia, Gianmatteo Manghi – Accogliere le persone e le loro esigenze, renderle protagoniste del modo in cui l’azienda per cui lavorano aiuta la società e le imprese ad affrontare nuove sfide, mettendo sempre la tecnologia al servizio dell’uomo”.
La strategia di Cisco
Le particolari condizioni imposte dall’emergenza sanitaria hanno avuto un impatto rilevante sull’organizzazione del lavoro. Cisco da sempre dà ai suoi dipendenti la libertà di decidere dove lavorare, puntando sulla responsabilità e sul raggiungimento degli obiettivi: questo ha aiutato a gestire l’improvvisa transizione a un modello di lavoro totalmente da remoto, mantenendo la direzione e anche investendo in nuovi progetti – e nuove assunzioni, con una crescita del 12% del numero dei dipendenti – che ora sono 415 – portata anche dall’acquisizione di un’azienda, Fluidmesh, portando le persone a bordo totalmente da remoto.
Inoltre, Cisco ha scelto un anno così complesso anche per coinvolgere le persone in un nuovo piano di sviluppo del business, ingaggiandole e aggregandole su nuovi progetti. L’esigenza di mantenere coesione tra le persone in un periodo di forzato isolamento è stata particolarmente forte e si è scelto di perseguirla con iniziative collettive – come una maratone di idee “Green & Blue” dedicata al tema della sostenibilità – e con la raccolta e condivisione di storie, attraverso video e racconti, lasciando la parola ai dipendenti.
Il supporto in un periodo che per molti è stato complesso dal punto di vista personale, familiare e psicologico è stato rafforzato con iniziative ad hoc. Cisco ha offerto ai suoi dipendenti dotazione per migliorare il lavoro da casa, ampliato la copertura sanitaria con una copertura ad hoc per il Covid, tenuto per i dipendenti incontri e seminari focalizzati sul benessere mentale. Tutto questo, unito alle altre opportunità che Cisco offre per gestire le esigenze familiari quali 4 settimane di congedo retribuito “Critical Time Off”, i congedi per neo padri di 14 giorni e quello di 3 giorni per i neo nonni, e le giornate di riposto extra “Un giorno per te” è stato messo in campo per aiutare a mantenere un equilibrio sano tra lavoro e esigenze private.
“Siamo veramente orgogliosi che il nostro modello abbia dimostrato di reggere l’impatto di una trasformazione profonda e di renderla un’occasione di crescita – evidenzia Stefania Capelli, responsabile delle Risorse Umane di Cisco Italia – Abbiamo messo in campo tutte le risorse disponibili, ma anche continuato a coltivare un aspetto che ci contraddistingue, e che i nostri dipendenti hanno sempre apprezzato: il forte impegno nel sociale, per restituire valore alle comunità in cui operiamo. Abbiamo fatto leva ancor di più sulla tecnologia “for good” collaborando ad azioni di solidarietà digitale, volontariato e altro ancora – anche introducendo nuove iniziative, come un progetto appena lanciato con la non profit Techfugees, per favorire l’inserimento lavorativo di donne rifugiate”.