Nella sua prima uscita con la stampa da amministratore delegato il
nuovo numero uno di Cisco Italia, David Bevilacqua, ha presentato
le sue linee guida per sfruttare "le potenzialità del
Paese" in una ottica di crescita. Bevilacqua, che negli ultimi
anni ha lavorato soprattutto a livello europeo, ha spiegato che
"in genere all'estero siamo riconosciuti e apprezzati per
i nostri prodotti, mentre si ritiene che sia difficile fare
business e attrarre investimenti in Italia. Noi come Cisco ci
proponiamo l'obiettivo di essere visti come una eccellenza
anche dal punto di vista dei processi produttivi".
Il nuovo Ad ha individuato "tre architetture tecnologiche e di
business fondamentali: la rete senza confini, la collaboration, la
virtualizzazione". In particolare, dunque, Cisco sembra
puntare su una totale innovazione dei processi produttivi con una
maggiore integrazione delle tecnologie rese disponibili dalla rete
per ripensare i modelli di lavoro. "Abbiamo individuato – ha
spiegato Bevilacqua – alcuni mercati 'adiacenti' a quelli
su cui già lavoriamo e in particolare vogliamo focalizzarci su
cinque di questi che, nel contesto nazionale, appaiono i più
pronti ad integrare quelle tecnologie di nuova generazione in modo
esteso".
I cinque settori su cui la filiale italiana dell'azienda
americana ha intenzione di puntare sono: smart grid, salute, real
estate, lo sport e le connected communities. Fra queste sembrano
attirare particolarmente l'attenzione del nuovo ad lo sport e
la salute:
"Per quanto riguarda il mondo sportivo – ha spiegato –
pensiamo che, con la costruzione di nuovi stadi di proprieta'
delle società ci possano essere moltissime possibilità a partire
dalla videosorveglianza. Nel settore sanitario, invece, le
principali potenzialità vengono dallo sviluppo della telemedicina
e dell'azione a distanza via web che possono
aiutare a tenere sotto controllo la spesa sanitaria". In
particolare, sul tema delle reti intelligenti ("smart
grid") Cisco Italia ha attivato un progetto pilota con Enel
per la realizzazione di una rete intelligente in grado di gestire
in modo più
efficiente e affidabile la fornitura e il consumo energetico lungo
tutta la filiera: dalla generazione dell'energia agli
utenti finali. Un altro cardine su cui Bevilacqua vuole incentrare
la sua azione è l'Expo del 2015, che "sarà per Milano
una grandissima opportunità che non deve limitarsi al mondo del
food".