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Bezos, il divorzio miliardario non impatta sul business

Placati i timori degli investitori entrati in allarme dopo l’annuncio della fine del matrimonio: il manager mantiene i poteri di voto sull’intera partecipazione in Amazon (16,4%), di cui l’ex moglie possiederà il 25%

Pubblicato il 05 Apr 2019

HANDOUT - 24 April 2018, Germany, Berlin: Amazon founder and owner of the "Washington Post", Jeff Bezos (R) sitting onstage with CEO of Springer, Mathias Doepfner, during the Axel Springer award ceremony. According to the media group, the award honours Bezos visionary entrepreneurship in the internet economy and the systematic digitalization strategy of the 140-year-old American newspaper. Photo by: Daniel Biskup/picture-alliance/dpa/AP Images

Jeff Bezos manterrà intatti i poteri di voto su Amazon anche dopo il divorzio dalla moglie MacKenzie. Lo ha reso noto, con tweet separati, la coppia più ricca del mondo ormai prossima alla separazione definitiva.

A gennaio, l’annuncio del divorzio del fondatore e ceo di Amazon ha momentaneamente scatenato la bufera sul colosso mondiale dell’e-commerce per i potenziali cambi di equilibrio nell’azionariato. L’accordo raggiunto dalle due parti consente a Bezos di mantenere il controllo dei voti sulla sua intera partecipazione in Amazon. Si tratta di un pacchetto di azioni che vale 143 miliardi di dollari e di cui MacKenzie Bezos continuerà a possedere il 25%, ma senza potere di voto.

L’ormai quasi ex moglie di Jeff Bezos resterà dunque in possesso di un pacchetto che vale circa 36 miliardi di dollari e rappresenta il 4% delle azioni di Amazon. Ma Bezos, che è il maggiore azionista di Amazon con una quota del 16,3%, manterrà l’esclusivo diritto di voto su tutte le azioni, comprese quelle in mano a MacKenzie, a meno che la ex moglie non doni la sua parte a un ente no-profit o la venda sul mercato.

Gli investitori di Amazon erano preoccupati da eventuali modifiche nel pacchetto azionario di Bezos e, soprattutto, da un indebolimento dei poteri di voto del ceo, ma l’accordo “ci libera da qualunque timore e con meno scossoni di quanto ci saremmo aspettati”, ha affermato un investitore sentito da Reuters.

Jeff Bezos, 55 anni, è considerato essenziale per guidare le strategie di Amazon in modo da garantire la crescita sia degli utili sia del valore del titolo. Il miliardario top manager ha ritwittato le dichiarazioni di MacKenzie e ha aggiunto in un post separato i suoi ringraziamenti alla ex moglie per “il supporto e la gentilezza” che ha dimostrato nell’iter verso il divorzio.

MacKenzie rinuncerà inoltre ai suoi interessi nel Washington Post, che Jeff Bezos ha acquistato nel 2013, e in Blue Origin, l’azienda delle navi spaziali fondata nel 2000. Il divorzio dovrebbe essere definitive entro 90 giorni, una volta completata la registrazione dei documenti presso le autorità competenti. Fonti di Reuters indicano che la procedura legale è stata svolta nello stato di Washington.

Secondo i dati di Forbes, con questo accordo MacKenzie sarà la terza donna più ricca del mondo, mentre Jeff Bezos resterà il numero uno con un patrimonio di 131 miliardi di dollari.

Il timore degli investitori di Amazon era che, depositando la richiesta di divorzio nello Stato di Washington, le ricchezze accumulate da Jeff e MacKenzie Bezos durante 25 anni di matrimonio fossero considerate in comunione di beni. Ciò avrebbe smezzato la quota di Bezos in Amazon dal 16,3% all’8,15% e anche i diritti di voto sarebbero risultati divisi.

Bezos e Mackenzie si sono incontrati agli inizi degli anni ’90 mentre lavoravano all’hedge fund D.E. Shaw: si sono sposati nel 1993, poco prima della fondazione di Amazon, di cui Mackenzie è stata una delle prime dipendenti.

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