L'ANALISI

BI Intelligence: pubblicità sui social network, volerà grazie al mobile

I siti sociali offrono a brand e inserzionisti economie di scala senza precedenti. Oggi rappresentano al massimo il 10% del budget pubblicitario totale, ma cresceranno a ritmi vertiginosi: occhi puntati su Facebook e Twitter ma anche su siti emergenti come Tumblr

Pubblicato il 28 Mag 2013

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La pubblicità sui social media è pronta ad esplodere: secondo BI Intelligence è un risultato naturale per siti come Facebook e Twitter che vengono visitati ogni giorno da milioni di consumatori. E che già propongono pubblicità ritagliate su misura in base agli specifici segmenti demografici, alle connessioni sociali, agli interessi e alle abitudini degli utenti.

Il panorama dei media si presenta molto frammentato per i grandi marchi, con pochi business nel mondo digitale capaci di offrire la risonanza cercata. I social network hanno invece le economie di scala che interessano i brand, secondo BI Intelligence. Nel suo nuovo report, la società di ricerche analizza le dimensioni e caratteristiche attuali della pubblicità sui social media e le prospettive e direzioni future, con un esame particolarmente accurato dell’ecosistema dell’advertising di Facebook e Twitter, ma anche di siti emergenti come Tumblr.

L’analisi di BI Intelligence evidenzia anche l’importanza del canale mobile come parte del successo della pubblicità sui siti sociali: a questo proposito gli analisti sottolineano che occorrono formati pubblicitari mobile-friendly se non addirittura mobile-native per crescere su questo mercato.

“La pubblicità sui social media offre un’opportunità potenzialmente unica nel suo genere; i social network hanno proporzioni ineguagliabili, con un bacino di utenti enorme e database molto estesi che permettono analisi approfondite”, si legge nel report. “I social media hanno anche utenti molto attivi e appartenenti a fasce demografiche estremamente appetibili: gli americani hanno passato in media 12 ore al mese sui social network l’anno scorso, e i 18-24enni ci hanno passato 20 ore”.

Anche le stime più prudenti prevedono una crescita esplosiva: Bia/Kelsey ha di recente pubblicato uno studio secondo cui verranno spesi 11 miliardi di dollari in social advertising nel 2017, contro i 4,7 miliardi dello scorso anno. La pubblicità sui social media è un mercato giovane e in crescita: finora rappresenta solo dall’1 al 10% del budget pubblicitario totale per la grande maggioranza degli inserzionisti. Questo vuol dire che lo spazio per crescere è enorme.

Quanto al traino rappresentato dal crescente utilizzo dei social network dai device mobili, BI Intelligence sottolinea che sia per Twitter che per Facebook più del 50% degli utenti si connette da mobile e la quota, visto il crescente utilizzo di smartphone e tablet, è destinata ad aumentare. Il mobile ha rappresentato l’11% delle entrate pubblicitarie di Facebook lo scorso anno (e il sito ha lanciato le mobile ad solo alla fine del secondo trimestre); ora si avvicinano a un quarto del totale. Twitter ha fatto sapere che le entrate delle ad mobili superano già quelle delle ad sui terminali fissi.

Secondo TBG (piattaforma di ottimizzazione per social ad), le pubblicità mobili di Facebook hanno i più alti tassi di click-through. Per gli analisti le pubblicità vincenti sono quelle native e in-stream, che si trasferiscono perfettamente da un device all’altro, che sia fisso o mobile, con schermo grande o piccolo.

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