Si avvicina il momento in cui l’e-commerce rivoluzionerà finalmente anche la spesa dei generi alimentari, un settore finora non toccato se non marginalmente dal cambiamento delle abitudini di shopping dei consumatori. E’ dall’inizio della new economy, ovvero dagli albori di Internet, che gli imprenditori aspettano il momento in cui anche la spesa del supermercato si farà online.
Ora il nuovo studio di BI Intelligence, di cui la società di ricerche ha anticipato alcune slide, indica proprio come l’e-commerce negli Stati Uniti stia cominciando a conquistare questo territorio finora quasi intoccato: gli americani spendono ogni anno 600 miliardi di dollari in generi alimentari, di cui solo l’1% online. Quali i settori da cui partirà la rivoluzione? I servizi in grado di consegnare nello stesso giorno in cui gli articoli vengono ordinati e le aziende che offrono piatti pronti, sorta di rosticcerie online: questi business traineranno la crescita della spesa alimentare su Internet, facendola marciare a un ritmo più veloce del business offline.
Ma il fermento nel settore dell’e-commerce non si ferma al previsto boom delle “groceries”: per BI Intelligence c’è un altro trend da tenere d’occhio, ovvero il social commerce, perché diventerà sempre più importante nel trainare le vendite su Internet. Il social commerce consiste infatti nella capacità di messaggi e pubblicità messi sui siti social, da Facebook a Pinterest, di generare immediate vendite sui siti del commercio elettronico.
Oggi solo una piccola parte delle vendite online viene prodotta in questo modo, cioè direttamente dopo aver letto recensioni e giudizi sui social, ma secondo BI Intelligence il volume del social commerce sta crescendo rapidamente: un altro report della società di ricerche rileva, in base ai dati dell’Internet Retailer’s Social Media 500, che i primi 500 retailer negli Usa hanno guadagnato 2,69 miliardi di dollari grazie al social shopping nel 2013, con un incremento di oltre il 60% rispetto al 2012, mentre il mercato dell’e-commerce nel complesso è cresciuto solo del 17%.
La crescita del segmento è assicurata anche dai nuovi pulsanti “Buy” introdotti da Twitter e Facebook, che permettono agli utenti dei social network di iniziare un acquisto di e-commerce cliccando su un post o un tweet di un negoziante del web. Facebook ha avviato in via sperimentale questa opzione a luglio, mentre Twitter l’ha lanciata questo mese.