Il Governo Usa fa sul serio. E in linea con la nomina di Lina Khan all’Antitrust si prepara a sferrare l’attacco ai monopoli americani “che mettono i consumatori, i lavoratori e le piccole imprese in una posizione di svantaggio”, si legge nel fact sheet della Casa Bianca, provocando inoltre un “calo dell’innovazione”. Oggi la firma dell’executive order che prevede 72 interventi e raccomandazioni e il coinvolgimento di oltre 12 agenzie federali.
I settori nel mirino
I primi a finire nel mirino saranno le big tech, in primis Amazon, Apple, Facebook e Google. Ma sotto il tiro dell’executive order “di ampia portata”, come viene specificato dall’amministrazione, finiranno tutti i comportamenti anti-concorrenziali anche sui fronti della sanità, logistica, agricoltura.
Tra gli obiettivi anche quello di evitare le fusioni che rappresentano un pericolo per la concorrenza e le acquisizioni mirate a eliminare possibili concorrenti sul mercato, le cosiddette “killer acquisitions“.
Sicurezza e privacy al centro delle azioni
Inoltre, nel settore tecnologico, si punta ad affrontare in modo più duro i problemi legati alla sicurezza e alla privacy, secondo l’amministrazione Biden. Il decreto presidenziale potrebbe aiutare le piccole e medie aziende tecnologiche che da tempo si lamentano del potere eccessivo di società come Amazon, Apple, Facebook e Google sui mercati digitali.
Secondo la Casa Bianca, l’aumento dei prezzi e la diminuzione dei salari provocati dalla mancanza di concorrenza ha un costo mediano per le famiglie statunitensi di 5.000 dollari all’anno.
Moral suasion sulle agenzie federali
Il decreto incoraggia le agenzia federali ad adottare regole più restrittive e a esercitare maggiori controlli per evitare posizioni monopolistiche. Il decreto si propone inoltre l’obiettivo di fermare le pratiche che limitano la mobilità lavorativa e impediscono l’aumento dei salari.
Banda larga e neutralità della rete
Inoltre, l’executive order intende promuovere la diffusione della connessione a banda larga a prezzi accessibili e prevede di fare pressione sulla Federal Communication Commission per la reintroduzione della neutralità della rete abolita dal predecessore Donald Trump, dopo la sua introduzione voluta dall’amministrazione Obama.
Il decreto “farà abbassare i prezzi per le famiglie, farà aumentare i salari per i lavoratori e promuoverà l’innovazione e una crescita economica ancora più veloce” ha commentato la Casa Bianca. Verrà richiesto, sempre alla Fcc, di bloccare accordi di esclusività tra proprietari e fornitori di banda larga.