Emilia-Romagna centro europeo di eccellenza per gli studi avanzati sui big data. E’ l’obiettivo del progetto di legge proposto oggi all’assemblea legislativa della Regione (in commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità), che punta a sostenere la creazione della fondazione ”Big data for human development”.
Il progetto, presentato dall’assessore regionale alla Scuola, Formazione e Lavoro Patrizio Bianchi prevede il coinvolgimento di università, centri di ricerca, agenzie e imprese che operano nel settore. La Regione riconoscerà alla fondazione un contributo annuale di 500mila euro per il triennio 2019-21. “Un hub di sistema che è il Tecnopolo di Bologna ma che è anche un centro europeo – ha spiegato Bianchi -L’intento è quello di agire come sistema paese e diventare un punto di riferimento per lo sviluppo scientifico e tecnologico”.
Intervenuti alcuni fra gli stakeholder. Per Sanzio Bassini, direttore del dipartimento supercomputing del Cineca di Bologna, “il supercalcolo è considerato l’asse fondamentale per la conoscenza, l’innovazione industriale eco-sostenibile, la medicina di precisione e l’intelligenza artificiale”.
In questi ultimi 30/40 anni si è modificato il campo della meteorologia: “Il problema dei cambiamenti climatici è passato ad un livello geopolitico – , ha sottolineato Antonio Navarra, presidente del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici -. Le domande che vengono poste alla comunità scientifica sono aumentate e il nostro ruolo è cambiato anche sul fronte delle previsioni che sono diventate stagionali. Abbiamo dovuto fondere la parte climatica con quella meteorologica. Il nucleo centrale di questo lavoro è a Bologna”.