Big data sul banco degli imputati. La commissione Scienza e tecnologia del parlamento britannico esaminerà nelle prossime settimane “rischi e opportunità dei big data”. L’inchiesta conoscitiva mira a stabilire se il governo britannico sta facendo abbastanza per assicurare che gli imprenditori del Regno Unito possano beneficiare dalla “rivoluzione dei dati”, e al tempo stesso analizzare eventuali rischi e problemi per quanto concerne la protezione delle informazioni e la privacy.
Secondo la parlamentare Nicola Blackwood, presidente della commissione Scienza e tecnologia, “la crescita della potenza di calcolo continua a una velocità ragguardevole, portando enormi opportunità economiche e sociali man mano che il settore pubblico e privato stanno sviluppando utilizzi per i Big Data. Ma ci sono anche preoccupazioni per quanto riguarda la raccolta, l’uso e la vendita di dati personali. Molte persone traggono beneficio dai big data ad esempio con servizi digitali più veloci e personalizzati, mentre spesso altri sono più preoccupati per il modo in cui i loro dati vengono utilizzati per attivare i suddetti servizi”.
“Lo scopo dell’inchiesta conoscitiva – continua la Blackwood – è valutare come possiamo aprire nuove opportunità per gli imprenditori nel settore dei Big data e al tempo stesso assicurarci che i consumatori abbiano la chiara percezione che i loro dati personali sono protetti. Rimangono aperte le domande su come le aziende possano ottenere il consenso per l’uso dei dati personali e se la governance della nostra nuova economia dell’informazione stia tenendo il passo con la tecnologia”.
Sino al 3 settembre la commissione bicamerale accetta proposte e osservazioni scritte sui temi in oggetto. L’analisi dei rischi e delle opportunità portate dai Big data fa parte di un più ampio progetto di analisi delle nuove tecnologie da parte del Parlamento britannico e in particolare dalla House of Commons, il ramo elettivo dell’organo costituito nel 1707.