ANTITRUST

Big Tech e regole, si rafforza l’asse Usa-Ue: nel mirino le acquisizioni

“Allineamento” di visione tra le autorità per la concorrenza: così Margrethe Vestager serra i ranghi con i colleghi americani. Industria del digitale all’attacco: “Strategia divide et impera”

Pubblicato il 22 Dic 2021

Ue Usa

Unione europea e Stati Uniti fanno asse sulla regolamentazione delle aziende hitech in ottica antitrust: la nomina di Lina Khan a capo della Federal trade commission americana è per la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager segno tangibile di un “forte allineamento” tra governi e regolatori delle due sponde dell’Atlantico, come ha evidenziato la vicepresidente europea in un’intervista al Financial Times.

Sul tavolo delle autorità di Usa, Ue e Uk ci sono, in particolare, le operazioni di M&A che potrebbero mettere a rischio la concorrenza di mercato, tra cui i deal stretti da Facebook e Nvidia nel settore tecnologico.

La cooperazione Usa-Ue su questi temi è vista come essenziale dall’amministrazione del Presidente Joe Biden, intenzionato a rafforzare al vigilanza antitrust, specialmente, ancora una volta, nell’industria hitech. La scelta della Khan come guida della Ftc (che si occupa sia di antitrust che di tutela dei consumatori) è rilevante perché la top manager è nota per essere favorevole a una regolamentazione più stringente e ha affermato pubblicamente che colossi come Amazon andrebbero smembrati.

I Cda Usa temono una “stretta” sull’M&A

La cooperazione transatlantica preoccupa però alcuni consigli di amministrazione negli Usa, dove i dirigenti hanno già espresso contrarietà nei confronti della linea di Khan.

Grazie all’appoggio e alla cooperazione con le autorità europee, sostengono i critici nei Cda americani, la Khan può estendere e rafforzare i poteri della Ftc, che spesso si scontrano con le decisioni dei tribunali. È accaduto così con la causa intentata dall’agenzia americana contro Facebook e che la Vestager ha definito un modello da studiare. “Seguiamo l’iter delle loro indagini”, ha detto la commissaria al FT. “C’è molta convergenza sui modi di pensare”.

Le aziende americane temono che i regolatori stiano facendo fronte comune per bloccare le operazione di acquisizione e fusione che non gradiscono, anche quando non ricadono nella loro giurisdizione. Sean Heather, senior vice-president international regulatory affairs and antitrust, Us Chamber of Commerce, parla di una strategia “divide et impera fra gli enti antitrust” per bloccare i merger e accusa i regolatori di fare “cartello”  proprio come le aziende che mettono nel loro mirino. Nel caso delle authority si tratta di “evitare le revisioni sul merito basate sull’ambito territoriale di pertinenza”.

Cooperazione Usa-Ue fondamentale sul digitale

Tra gli esempi di questa “collaborazione” o “allineamento” di visioni, secondo le parole della Vestager, c’è l’intervento del regolatore Usa contro l’acquisizione di Arm da parte del chipmaker Nvidia. La causa della Ftc è stata precedute da simili inchieste lanciate in Ue e in Uk. Di fatto, il deal da 82 miliardi di dollari è per ora non concluso.

Altro esempio è l’ordine emesso dall’antitrust britannico Cma nei confronti di Meta (Facebook) che chiede di disfare l’acquisizione di Giphy (deal da 315 milioni di dollari). Tra le obiezioni di Meta a questo intervento c’è il fatto che Giphy non intende ent4are sul mercato britannico.

Secondo il FT le autorità antitrust delle due sponde dell’Atlantico sono in contatto costante sulle operazioni di M&A di alcuni settori specifici e scambiano tra loro informazioni. A inizio dicembre Vestager, Khan e Jonathan Kanter (il nuovo capo della divisione antitrust del dipartimento di Giustizia Usa) si sono incontrati a Washington, dove hanno dato vita allo Eu-Us Joint technology competition policy dialogue. L’obiettivo di questo “dialogo” e coordinare al massimo le politiche e la loro attuazione, specialmente nel settore hitech. Come ha affermato Vestager, si tratta di un “allineamento di comportamenti” che è estremamente importante sul digitale.

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