Mano pesante dell’Antitrust italiana sulla vendita online dei biglietti per i concenti. L’Autorità garante per il mercato e la concorrenza ha chiuso le cinque istruttorie nei confronti di Ticketone e delle società di secondary ticketing Seatwave, Viagogo, Ticketbis e Mywayticket, stabilendo sanzioni complessive per 1,7 milioni di euro. I procedimenti dell’authority sono stati avviati per verificare eventuali violazioni del Codice del Consumo, in relazione alla vendita di biglietti per i principali concerti tenutisi in Italia negli ultimi anni. Degli eventi finiti nel mirino dell’Antitrust fanno parte le esibizioni tenute da importanti gruppi e artisti italiani e internazionali (One Direction, Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Bruce Springsteen, Renato Zero, Adele, David Gilmour, Coldplay, U2, Ed Sheeran).
L’istruttoria più importante ha riguardato Ticketone che, in virtù di un accordo concluso nel 2002 con i maggiori organizzatori di eventi italiani, detiene l’esclusiva per la vendita online di biglietti, i cui prezzi sono stabiliti dagli organizzatori per conto dell’artista. Il faro dell’authority è stato acceso dopo numerose segnalazioni, che lamentavano un repentino esaurimento di biglietti venduti su Internet e la contestuale vendita degli stessi sul mercato secondario a prezzi maggiorati. Pur riconoscendo che in occasione dei grandi eventi “la richiesta di biglietti supera l’offerta”, l’Agcm ha stabilito che il fenomeno del bagarinaggio online “è dipeso anche dalle concrete procedure adottate da Ticketone per la vendita dei biglietti tramite i canali da esso gestiti”.
In particolare, nonostante l’obbligo di predisporre misure antibagarinaggio, “Ticketone non ha adottato efficaci misure dirette a contrastare l’acquisto di biglietti attraverso procedure automatizzate, né ha previsto regole, procedure e vincoli diretti a limitare gli acquisti plurimi di biglietti, né ha effettuato controlli ex post diretti ad annullare tali acquisti plurimi”. Omissioni che non rispecchiano i principi di correttezza e buona fede e che sono costate a Ticketone una sanzione da 1 milione di euro per “pratica commerciale scorretta”.
Altre quattro istruttorie hanno riguardato invece le modalità informative con cui i principali operatori di secondary ticketing (Seatwave, Viagogo Ticketbis, e Mywayticket) operano sul mercato attraverso internet. L’Antitrust contesta a queste società “la carente o intempestiva informazione in ordine a diversi elementi essenziali di cui il consumatore ha bisogno per assumere una decisione consapevole di acquisto”. Da una parte, spiega l’Autorità, “non precisavano adeguatamente al consumatore le caratteristiche dei biglietti in vendita, non specificandone il valore facciale e il numero di posto e fila né i diritti e le garanzie riconosciuti in caso di cancellazione dell’evento”. E dall’altro, “non chiarivano il proprio ruolo di mera intermediazione svolto sul mercato secondario”. Per questi motivi i quattro operatori del mercato secondario saranno costrette a pagare “sanzioni pari complessivamente ad oltre settecentomila euro”.
Un portavoce di Ticketbis (oggi StubHub, gruppo eBay) commenta così il provvedimento annunciando ricorso: “Crediamo che questa multa non sia supportata da alcuna argomentazione legale ma che si basi piuttosto sui recenti eventi che hanno riguardato alcuni operatori del mercato secondario, e non Ticketbis. L’International Compliance Association) ha confermato la legittimità del modello di business di Ticketbis mentre le contestazioni riguardano l’obbligo di indicare il prezzo originario e gli esatti dettagli del posto. Non c’è alcuna base legale per questo e faremo ricorso contro questa parte della decisione.”
L’associazione dei consumatori Altroconsumo esprime la propria soddisfazione per la decisione dell’authority. Per Ivo Tarantino, responsabile relazioni esterne Altroconsumo “l’Antitrust italiano è finalmente intervenuto per sanzionare un comportamento illegittimo che lucra sulle attese di migliaia di persone per ogni evento artistico di rilevanza internazionale”. L’Associazione si aspetta che “i soggetti coinvolti nella catena di distribuzione che concretizza la possibilità di fruizione di un evento artistico per migliaia di consumatori offrano finalmente concrete garanzie di trasparenza”.
Sul caso dei biglietti online e della rivendita sul canale secondario si è espresso il Movimento 5 Stelle, denunciando il vuoto normativo e rilanciando la proposta di legge presentata 3 mesi fa: “Le sanzioni dell’Antitrust dimostrano che c’è un vuoto legislativo da colmare, che non consente di regolamentare a sufficienza questo tipo di mercato – si legge in una nota firmata dal deputato del M5S Sergio Battelli -. Non possiamo affidarci solo all’azione ispettiva o, come fatto dal Governo, solo alle sanzioni ma dobbiamo concentrarci in primis sull’attività di prevenzione, così come previsto dalla nostra proposta dei legge anti bagarinaggio depositata alla Camera”. Rispetto al caso specifico che riguarda Ticketone, aggiunge Battelli, “avevamo già fatto notare ai suoi rappresentanti che tra le misure preventive dovevano inserire almeno i sistemi anti bot con i captcha ed ora l’Antitrust ci dà ragione”. Il deputato pentastellato sottolinea come” nel suo libro bianco sul secondary ticketing la Siae abbia assorbito le stesse azioni anti bagarini on line previste dalla nostra proposta di legge presentata tre mesi fa”. Tra queste, rientrano l’obbligo di emissione di biglietti nominali e le sanzioni amministrative da 5 mila euro a 180 mila euro.