Conti migliori delle attese per la canadese Blackberry, alle prese con un radicale cambio di pelle che la sta vedendo abbandonare la telefonia, settore sempre più ad alto tasso di concorrenza, alla produzione di software. Le perdite nette nel trimestre chiuso a febbraio si sono attestate a 47 milioni di dollari, inferiori rispetto alle previsioni (74 mln).
La società si trova in piena fase di riposizionamento dopo la “consegna” delle armi ai superivali campioni del “touch” Apple e Samsung sul fronte telefonia dove per anni ha detenuto il primato della fascia alta. Lo sviluppo di smartphone è stato affidato in outsourcing a una società indonesiana che cura anche la distribuzione del Blackberry “rebranded”. Accordi simili sono stati siglati con la cinese Tcl e l’indiana Optiemus Infracom.
Motivo per cui la strategia si sta concentrando ora su un business che mixa software e servizi. “Risultati al di sopra delle aspettative” ha detto il ceo John Chen. Raggiunto nel trimestre un record di vendite software. La società sta cavalcando l’onda delle self driving car, settore per il quale ha progettato una piattaforma di guida. “Guardando al 2018 – ha detto il ceo – ci aspettiamo di assistere a una crescita ulteriore del business software”.