Blockchain, la Commissione Ue inaugura una “sandbox” normativa. Si tratta di uno spazio di sperimentazione dedicato alle soluzioni tecnologiche decentralizzate in cui le aziende potranno testare i loro prodotti e servizi coinvolgendo le autorità di regolamentazione pertinenti. Si punta a individuare gli ostacoli giuridici e normativi all’introduzione delle soluzioni e a fornire consulenza giuridica, esperienza e orientamenti normativi in un contesto sicuro e di riservatezza. Il primo bando resterà aperto fino al 14 aprile 2023.
Gli obiettivi dell’iniziativa
Obiettivo della sandbox, si legge in una nota, “facilitare il dialogo transfrontaliero con e tra regolatori e supervisori da un lato, e aziende o autorità pubbliche dall’altro“. Le authority di regolamentazione e vigilanza avranno inoltre la possibilità di migliorare la loro conoscenza delle più avanzate tecnologie blockchain e di condividere le migliori pratiche.
Lo spazio di sperimentazione, finanziato dal Digital Europe Programme e in attuazione della Strategia per le Pmi, rimarrà aperto dal 2023 al 2026 e sosterrà 20 progetti all’anno, compresi i casi d’uso del settore pubblico sull’infrastruttura europea di servizi blockchain (la European Blockchain Services Infrastructure).
I progetti saranno scelti attraverso call per manifestazioni di interesse. Ogni anno verrà inoltre premiato il regolatore più innovativo che partecipa alla sandbox. La sandbox sarà agevolata da un punto di vista legale da un consorzio guidato da Bird & Bird e dal suo braccio di consulenza Oxygy. Il processo di selezione sarà supervisionato da una giuria di esperti accademici indipendenti.
Blockchain ancora senza certezze normative
La portata delle tecnologie a registro distribuito, scrive la Commissione Ue, inclusa la blockchain, va oltre i servizi finanziari: possono supportare le tecnologie di regolamentazione che aiutano le autorità pubbliche a combattere la contraffazione nelle catene di approvvigionamento globali e a proteggere dalle frodi una serie di credenziali verificabili (come i diplomi di istruzione). Le aziende possono inoltre veder facilitato lo scambio di dati non personali per l’addestramento di algoritmi e la creazione di digital twin per i propri asset nei settori della mobilità, energia e produzione.
Nonostante i progetti pilota abbiano mostrato un potenziale significativo della Dlt in tutti i settori industriali, domina ancora l’incertezza giuridica poiché la governance rimane condivisa tra molti attori. Per aumentare la certezza del diritto a sostegno della leadership digitale europea è necessario rafforzare il dialogo tra le autorità di regolamentazione e gli innovatori. La European Blockchain Regulatory Sandbox risponde a questa esigenza offrendo un ambiente affidabile per il coinvolgimento di autorità di regolamentazione e fornitori di tecnologie Dlt.
Chi può partecipare e prossimi step
La Sandbox è aperta alle aziende di tutti i settori industriali e agli enti pubblici per progetti che vanno oltre la fase di proof-of-concept e sono già prossimi al mercato o in una fase iniziale di operatività. La priorità sarà data a casi d’uso più maturi in cui sorgono questioni legali e normative di più ampia rilevanza.
Al primo bando per la manifestazione di interesse appena lanciato possono candidarsi soggetti pubblici innovativi e imprese del settore privato (comprese startup e scaleup) insediate e operanti nello Spazio Economico Europeo.