“La piena libertà d’espressione in rete è sacrosanta, ma se il web viene usato per controllare la vita delle persone o per offenderne la dignità non si può restare con le mani in mano. Di questo ho parlato con Antonello Soro, Garante per la protezione dei dati personali, che ho incontrato questa mattina a Montecitorio. Un colloquio utile per fare il punto sul cammino
avviato in Europa per arrivare all’elaborazione di un regolamento comune su questa materia”. Lo scrive, sul suo profilo Facebook, la presidente della Camera, Laura Boldrini.
“Con il Garante – prosegue Boldrini – ci siamo trovati d’accordo sul fatto che internet è il più grande spazio pubblico dei nostri tempi, strumento senza precedenti di conoscenza, informazione, esercizio di diritti politici. Ma senza regole anche il web può diventare dominio incontrollato dei più forti, dei più potenti e i fatti di questi giorni, il cosiddetto Datagate, lo dimostrano”.
“Ognuno di noi – continua – si sta sentendo vulnerabile: personalità di governo, istituzioni, ma anche i cittadini, i cui dati potrebbero essere usati in modo spregiudicato per vari fini, inclusi quelli commerciali, attraverso i social media. Ritengo che i social network abbiano grande valore comunicativo e per questo li utilizzo, ma la difesa dei diritti delle persone va esercitata in ogni spazio pubblico, contro ogni forma di abuso. Anche sulla rete devono valere il diritto alla riservatezza, la difesa della dignità o il diritto all’oblio. Come già affermato da esperti di tecnologia, la sfera digitale è di fondamentale importanza per il futuro della privacy, dell’autonomia, della libertà e della stessa democrazia”, conclude la presidente.