Lombardia Informatica diventa cloud provider certificato. L’Agenzia per l’Italia Digitale ha accreditato la digital company della Regione Lombardia, come fornitore per le PA lombarde. “Un traguardo che conferma la volontà della Regione Lombardia di offrire servizi in linea con gli standard di mercato, ridurre i costi tipici dei Data Center (consumi elettrici, manutenzione, gestione operativa), recuperare spazi occupati dalle sale Ced locali e rispondere alle direttive di tipo ambientale”, spiega una nota. Questo tipo di qualificazione consentirà di attuare il piano di razionalizzazione delle infrastrutture Ict all’interno della Regione e delle sue società strumentali, delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst) e Agenzie di Tutela della Salute (Ats), di province, comuni, Comunità montane e Città Metropolitane.
“E’ importante sottolineare che Lombardia Informatica, con l’approvazione di Regione Lombardia, ha già avviato il processo di razionalizzazione dei Data Center nel 2016, razionalizzando 4 Data Center delle Asst e 9 servizi di Disaster Recovery, con la conseguente dismissione di oltre 400 server e relativi costi di gestione e manutenzione – spiega Francesco Ferri, presidente di Lombardia Informatica – I servizi strumentali e operativi, necessari per estendere a livello regionale questo ambizioso piano di trasformazione digitale, saranno acquisibili dalla gara pubblica già predisposta nel corso del 2018″.
Dal punto di vista tecnologico, la razionalizzazione delle infrastrutture Ict della PA locale del territorio adotta il modello di erogazione dei servizi basato sul paradigma Cloud Ibrido, che abilita il ruolo di broker dei servizi innovativi disponibili sulle principali piattaforme cloud pubbliche. Tale strategia è in linea con l’impostazione complessiva che Agid dedica al progetto di razionalizzazione dei Data Center e conferma la qualifica che Regione Lombardia intende ricoprire in qualità di Polo Strategico Nazionale (Psn) per la razionalizzazione dei Data Center delle pubbliche amministrazioni a livello regionale, mantenendo il pieno controllo sulla “centralità del dato” e perseguendo importanti risparmi di spesa Ict corrente sul territorio regionale.
Il bollino blu concesso da Agid ai fornitori rientra nella strategia del cloud first dettagliata nel Piano Triennale per la PA che mira a qualificare servizi e infrastrutture cloud secondo specifici parametri di sicurezza e affidabilità idonei per le esigenze del settore pubblico. Settore pubblico che dal 1° aprile è obbligato a comprare esclusivamente servizi cloud qualificati presenti nel Catalogo dei servizi Cloud per la PA che si aggiungono a quelli già disponibili a listino erogati nell’ambito del Contratto quadro Spc Cloud Lotto 1 fino alla scadenza del luglio 2021.
Come spiegato nel Piano Triennale l’adozione dell’infrastruttura cloud consente, infatti, di migliorare l’efficienza operativa dei sistemi Ict, di conseguire significative riduzioni di costi, di rendere più semplice ed economico l’aggiornamento dei software, di migliorare la sicurezza e la protezione dei dati e di velocizzare l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese.