Stop and go per il sito dove richiedere il bonus bici, monopattini & co. Erano tutti pronti al “click day” e un minuto prima delle 9, l’ora stabilita per l’accesso alla sala d’attesa virtuale, il sito bonusmobilita.it del ministero dell’Ambiente è andato in crash e la piattaforma non dava più risposta.
Ci è voluto un quarto d’ora per ripristinare tutto e i più fortunati sono stati ammessi in una sala d’attesa virtuale dove sono già oltre 250 mila in coda per entrare all’area riservata con le credenziali Spid.
Ci saranno poi 20 minuti di tempo a partire dall’accesso per eseguire la pratica; nel caso in cui non si riuscisse a completare la procedura, si verrà indirizzati al sistema di accodamento per effettuare un nuovo accesso.
Per le biciclette è previsto un incentivo fino a 500 euro ed entro il 60% del costo totale sostenuto.
Bonus bici & co, attenti alle truffe
Il sito predisposto dal ministero dell’Ambiente è www.buonomobilita.it, ma attenzione a possibili truffe: come denuncia l’associazione romana Salvaiciclisti in California è stato registrato un dominio che ricalca quello italiano, solo con la “a” finale accentata, “à”.
Il sito in questione è www.buonomobilità.it, mentre il sito vero e sicuro è www.buonomobilita.it. Cosa cambia? L’accento sulla a, che nel sito vero non c’è ma in quello fake sì.
Chi visita il sito fake non troverà alcuna informazione in merito al bonus bici ma una sola pagina con dei link a siti esterni di phishing in cui si richiede all’utente di inserire i propri dati.
Come ottenere il bonus bici
Per ottenere il bonus mobilità non è sufficiente entrare nel sito e ottenere un posto in coda. Ma serve avere con sé:
- la propria identità Spid
- il documento di acquisto intestato a proprio nome (fattura o scontrino parlante) in formato pdf
- le coordinate bancarie per poter concludere la procedura di rimborso
Il ministero dell’Ambiente ricorda che ”il contributo potrà essere erogato fino ad esaurimento dei fondi disponibili (215 milioni di euro); pertanto, l’ingresso alla sala d’attesa virtuale e il posto in coda non garantiscono il rimborso o la generazione del buono mobilità”.
Il Bonus Mobilità è rivolto ai residenti di capoluoghi di Regione, Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia e Comuni con più di 50mila abitanti, e prevede il rimborso delle spese sostenute dal 4 maggio al 2 novembre 2020, oppure un buono spesa per chi prevede di fare un acquisto dopo il 3 novembre, nella misura di 500 euro (e comunque non oltre il 60% del prezzo) per l’acquisto di una bicicletta, anche a pedalata assistita, un monopattino elettrico o altri mezzi per la micromobilità sostenibile.
Richieste online “bestia nera” dei siti della PA
Non è la prima volta che un sito della PA dove fare domande di sussidi online va in tilt per eccesso di domande. L’ultima volta era successo al portale Inps, quando lo scorsa primavera non riuscì a reggere alla grande quantità di richieste per accedere agli incentivi previsti dal Cura Italia. Anche se tecnicamente non si trattava di un click day – il presidente Inps Pasquale Tridico fu costretto a rassicurare che le domande si sarebbero potute inviare anche nei giorni successivi – il sito è stato preso d’assalto: in una notte, tra l’una e le otto di mattina, erano state inoltrare 300mila domande, per circa 100 al secondo. Un’onda d’urto che provocò non pochi rallentamenti sia nella fase di invio online sia in quella, successiva, di presa in carico delle pratiche. Com impatti negativi sui tempi di erogazione dei sussidi. Il caso del portale bonus bici così come quello dell’Inps evidenziano come, purtroppo, i siti pubblici non siano ancora adeguatamente ottimizzati per gestire ingenti quantità di dati e utenti in contemporanea.
Le reazioni
Per Alessia Rotta, deputata Pd e presidente della commissione Ambiente della Camera, il bonus bici “è una misura interessante, popolare e, dunque, molto attesa. Per questo dispiace registrare come il metodo di erogazione del rimborso abbia mostrato gravi disfunzionalità che hanno penalizzato molti consumatori”.
“Mi pare evidente – spiega Rotta – che il ‘click day’ sia un sistema inefficace, aleatorio che affida alla fortuna la possibilità di accedere al bonus. A ciò si aggiunga come, a causa del numero straordinario di contatti, il sito sia andato immediatamente in tilt. Purtroppo, non è la prima volta; parliamo di un sistema che, ogni volta che è stato utilizzato, ha mostrato problemi e si è rivelato caotico e inefficiente. In questo modo si penalizzano i cittadini che hanno mostrato grande interesse per la misura: i tantissimi accessi, infatti, dimostrano chiaramente che c’è una grande voglia di investire, soprattutto grazie alle agevolazioni, sulla mobilità sostenibile acquistando bici, e-bike, monopattini e scooter elettrici. Questo significa che possiamo sostenere consumi che aiutino realmente a cambiare la qualità dell’aria e della vita nelle nostre città”.
Dunque, conclude Rotta, “credo sia necessario trovare nuove modalità di erogazione che non irritino gli utenti e, soprattutto, non gli facciano perdere fiducia nella capacità delle istituzioni di gestire i processi legati all’erogazione delle agevolazioni.
Ci vanno giù dure le associazioni di impresa. “E’ l’ennesima beffa dei click day: oggi tocca ai monopattini col buono mobilità 2020 – commenta Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze – Se molti bandi validi fino a esaurimento risorse penalizzano le microimprese e gli artigiani che non hanno gli strumenti delle aziende più organizzate. Il click day cominciava alle 9, con l’accesso alla sala d’attesa fino alle 9.30, e poi avanti in ordine progressivo. Io avevo 240.000 persone davanti quando la sala d’attesa ha aperto, ma ancora a mezzogiorno e un quarto avevo 164mila persone davanti. E’ lo stesso principio di sempre: vengono premiate solo determinate persone che hanno i mezzi, le capacità, la pazienza, e in questo caso anche il tempo di aspettare. E’ scandaloso come al solito. Succede con i monopattini ma anche coi soldi alle imprese”.
Le rassicurazioni del ministro Costa
Saranno tutti rimborsati oloro che hanno acquistato una bici o un monopattino. La rassicurazione arriva dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. “Io invito tutti a entrare nel sistema anche con calma, anche nei prossimi giorni – ha spiegato in un comunicato – perché abbiamo appostato altri fondi ad hoc in legge di Stabilità e assicuro che tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre saranno rimborsati”.