Perché spendere un buono per andare a teatro, al cinema o per leggere dei libri quando puoi rivenderti il bonus cultura da 500 euro su Internet? È purtroppo questa la domanda che si sono fatti alcuni ragazzi che hanno compiuto 18 anni nel corso del 2016, accedendo così al cosiddetto Bonus Renzi, attivo per 600mila neomaggiorenni e da utilizzare per libri, musei, concerti e spettacoli teatrali.
E la risposta, come racconta Repubblica, è la nascita di un mercato online in cui i giovani trovano degli escamotage per trasformare una buona parte dei buoni in moneta sonante. “A chi è interessato vendo buoni rimanenti del Bonus Renzi a metà prezzo, per l’acquisto di libri sui siti Mondadori, Feltrinelli, Libraccio e Amazon”, scrive Alex su un gruppo Facebook dedicato al commercio e allo scambio di testi usati. L’accordo, scrive Repubblica, si chiude nelle chat private. L’acquirente sceglie titoli, ricarica la Postepay del venditore e quando arriva l’accredito parte l’ordine.
Così, in pochi clic, i diciottenni svendono il Bonus cultura. L’allarme è stato lanciato da chi invece la lettura l’ama e pure tanto, al punto di incontrarsi nei gruppi social per scambiare consigli e proporre offerte. “Da qualche tempo compaiono annunci di ragazzini che si propongono, per acquistare libri col Bonus Renzi da rivendere a metà prezzo”, racconta Antonella Paparella, alla guida del coro di proteste contro una pratica “illegale, ingiusta e dannosa per la collettività”.
Stando alle testimonianze raccolte dal giornale, aggirare i controlli nei fatti sembra purtroppo un’impresa piuttosto semplice. “La misura è utile – commenta amaramente Antonella – ma forse prima di dare soldi a fondo perduto, toccherebbe educare i ragazzi alla lettura e al senso civico”.