AIE E FEP

.book, gli editori all’Icann: “No a esclusiva ad Amazon”

Dopo la corsa della società di Bezos ad accaparrarsi decine di suffissi, Aie e Fep scrivono all’ente per l’assegnazione degli indirizzi Internet: “Il domain sia assegnato a un soggetto imparziale”

Pubblicato il 12 Mar 2013

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Salviamo il dominio .book: lo chiedono l’Associazione Italiana Editori (Aie) e la Federazione Editori Europei (Fep) all’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), ente incaricato di assegnare i domini, dopo aver saputo che i principali player del mercato online (Amazon e Google in primis) hanno presentato domanda di registrazione per un gran numero di “suffissi” come .book, .author, .news e .shop.

Creato negli anni Ottanta, l’Icann – che gestisce al momento solo 22 Top-level domain names (Tld), ovvero domini di primo livello come .com, .info, .org, più circa 250 domini con nomi di paesi (come .it, o .uk) – ha deciso nel giugno 2011 di emanare nuovi “suffissi”. Ma dall’inizio del processo sono sorti problemi e contestazioni.

Amazon, per esempio, è in lista per accaparrarsi 76 domini, Google per 101, molti dei quali sovrapposti a quelli di Amazon.

Per questo Aie e Fep hanno inviato il 6 marzo scorso una lettera di protesta formale all’Icann: sono concordi nel ritenere potenzialmente molto pericolosa (e senz’altro anticompetitiva) l’assegnazione ad un solo soggetto, per altro privato, della disponibilità del dominio .book.

I domini in attesa di essere aggiudicati, sottolineano le due associazioni, hanno carattere esclusivo: non possono essere utilizzati da altri se non da chi ne ha ottenuto (ovvero pagato) la registrazione.

“È nostra opinione – si legge nel documento – che permettere a entità commerciali di registrare questi domini e consentire loro di usarli come proprietari esclusivi causerebbe gravi danni all’intera industria del libro (…). Visto che Internet è un mezzo così istituzionale siamo molto preoccupati che l’identificazione tra questi Top Level Domains e un loro possibile unico proprietario possa fuorviare il consumatore”. È evidente, proseguono Fep e Aie, che, se il dominio .book fosse assegnato per esempio ad Amazon, la società di Bezos potrebbe godere del vantaggio di dominare incontrastata tutto l’insieme degli indirizzi Internet con suffisso .book, “identificando” tout court Amazon e “concetto di libro”.

La richiesta delle due organizzazioni è che un dominio come .book sia assegnato ad un soggetto imparziale che ne garantisca l’accesso a chiunque lo desideri, a parità di condizioni.

L’Icann ha recepito le segnalazioni e ora attende osservazioni da parte dei vari Paesi da far pervenire attraverso il Governmental Advisory Committee.

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