Il numero di abbonati di servizi telematici “emebbed” nelle auto raggiungerà i 258 milioni in tutto il mondo entro il 2023. Lo rileva una ricerca di Berg Insight, secondo cui il tasso di crescita annuale composto (Cagr) è del 31,9%: si passerà da 49,0 milioni di abbonati registrati alla fine del 2017 a 258,1 milioni di abbonati alla fine del 2023.
Berg Insight prevede che le vendite di sistemi telematici Oem per auto aumenteranno da 26,8 milioni di unità del 2017 a 67,2 milioni di unità nel 2023 (crescita del 71,7%).
I servizi per le auto connesse si sono evoluti e da fattore di differenziazione sono progressivamente diventati una caratteristica comune, anche nei veicoli di fascia media. La OnStar di GM è stata lanciata 20 anni fa ed è oggi leader di mercato in tutto il mondo con oltre 14,0 milioni di utenti in totale, di cui 12,3 milioni in Nord America. Bmw monta un hardware telematico su tutte le sue auto, vendute in 45 mercati in tutto il mondo, e vanta circa 8 milioni di veicoli equipaggiati.
Il Gruppo PSA, che raggruppa i brand francesi Peugeot e Citroen, è attualmente al terzo posto con 2,9 milioni di veicoli connessi in Europa. La casa automobilistica ha lanciato un servizio di chiamata di emergenza e assistenza già nel 2003.
“Ci sono diversi servizi di auto connessi che stanno spingendo la domanda da parte di consumatori, case automobilistiche e governi – spiega Martin Svegander, analista di Berg Insight – I principali produttori di auto stanno esplorando gradualmente nuovi casi d’uso e nuovi modelli di business soprattutto sul versante dei servizi di concierge premium, di assicurazioni basate sull’utilizzo e sul car sharing personale. Recentemente, abbiamo notato che GM, Jaguar Land Rover e Hyundai hanno lanciato piattaforme in-vehicle che creano nuove opportunità di business anche per rivenditori”.