Aziende e istituzioni devono adottare insieme un approccio vigile nei confronti dei possibili scenari futuri e di potenziali rischi sconosciuti nella cybersecurity. Le parole d’ordine per riuscirci sono resilienza e collaborazione pubblico privato, mentre innovazione e strumenti tecnologici appropriati sono gli elementi imprescindibili per prevedere, identificare e affrontare le minacce.
Sono le conclusioni che emergono da Cybertech Europe 2018, evento europeo dedicato alla cybersecurity, dove i leader di mercato e i maggiori esperti si sono confrontati sulla visione strategica del panorama presente e futuro e hanno gettato le basi per affrontare le nuove sfide legate alla sicurezza informatica. La manifestazione, organizzata in partnership con Leonardo e con Accenture nelle vesti di innovation partner, per il terzo anno consecutivo si è svolto a Roma e ha visto la partecipazione di più di 100 aziende e migliaia di partecipanti provenienti da 40 Paesi nel mondo.
“La rivoluzione parte dall’infrastruttura tecnologica, che è come l’ossigeno nell’aria: non si può farne a meno. È necessario creare un ambiente più resiliente ed essere più preparati; incoraggiare nuove idee, alimentare l’economia, supportare le startup – afferma Amir Rapaport, founder ed editor-in-chief di Cybertech – Cybertech Europe rappresenta un palco strategico e prestigioso per far incontrare i guru della cyber security con i protagonisti di questo settore. Roma è il luogo ideale per mettere in contatto le istituzioni con il settore pubblico e privato, raggiungendo una visione comune e condivisa”.
“La protezione del dominio cibernetico è un aspetto fondamentale per garantire la resilienza delle infrastrutture critiche, la sicurezza della pubblica amministrazione, delle imprese e del singolo cittadino, la crescita economica di un Paese – sottolinea Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo – Il cyber spazio e la cybersecurity hanno una rilevanza strategica per Leonardo, impegnata ad assicurare il massimo livello di affidabilità e resilienza mediante l’impiego delle proprie piattaforme e di competenze riconosciute a livello internazionale”.
“Nel combattere il cyber crime finora le organizzazioni hanno avuto un approccio puramente reattivo – aggiunge Gus Hunt, cyber strategist Accenture federal services – Oggi l’87% degli attacchi informatici mirati ai nostri sistemi viene bloccato, eppure ogni anno le organizzazioni subiscono in media ancora 30 violazioni, con un costo medio annuo di quasi 12 milioni di dollari. Dobbiamo cambiare strategia e passare dalla cybersecurity alla cyber resilience, adottando un comportamento proattivo e progettando e costruendo tutti i sistemi in modo che le organizzazioni continuino ad operare malgrado gli attacchi”.
“Siamo tutti connessi ma in qualità di vendor nell’ambito della cyber security sono piuttosto preoccupata da una quantità così elevata di connessioni. Il 97% delle aziende ha avuto a che fare con malware, ed entro il 2020 vedremo ben 20 miliardi di oggetti connessi – sostiene Eva Chen, Ceo di Trend Micro – Le minacce informatiche sono sempre più subdole, ogni mese compaiono 27 nuove famiglie di ransomware e ci aspettiamo che abbiano un impatto crescente su un numero sempre più alto di dispositivi. Inoltre, tali minacce, sono sempre più difficili da individuare per via del machine learning e dell’intelligenza artificiale”.
“Stiamo assistendo a un aumento delle organizzazioni criminali. nel 2017 c’è stato un aumento esplosivo per i malware, arrivati a 117.000.000 e in 2 anni è stato sottratto 1 miliardo di dollari – lancia l’allarme Eugene Kaspersky, Ceo di Kaspersky Lab – È necessario un cambiamento di mentalità rispetto all’approccio tradizionale alla sicurezza informatica. Nell’era in cui il sistema industriale rappresenta uno degli scenari più pericolosi, il costo del cybercrime per l’economia globale all’anno equivale a quello di 4 stazioni spaziali. La mia speranza per il futuro è trasformare la sicurezza informatica in immunità”.
“La tecnologia non è sufficiente per una protezione efficace delle minacce – conclude Rodolfo Rotondo, business solutions strategist in VMware accelerate advisory services – seguire alcuni semplici principi di igiene cyber ed una educazione sulla consapevolezza del rischi sono elementi fondamentali per una strategia vincente di cyber security”.