LA TRIMESTRALE

Boom di ricavi per Facebook, ma gli utenti condividono meno

Nel terzo trimestre i ricavi sono lievitati del 41% a 4,5 miliardi di dollari. Utili su dell’11% a 896 milioni di dollari. Cresce l’uso del social newtork sui device mobili (+27%). Zuckerberg guadagna 2,5 miliardi. Ma crolla la pubblicazione e lo “sharing” dei post (-22%), secondo il GlobalWebIndex

Pubblicato il 05 Nov 2015

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Facebook batte le attese. Nel terzi trimestre il social network ha annunciato profitti in aumento dell’11% a 896 milioni di dollari e ricavi lievitati del 41% a 4,5 miliardi. I profitti per azione sono stati pari a 31 centesimi e a 57 centesimi una volta depurati da alcuni oneri, rispetto ai 27 e 52 centesimi rispettivamente pronosticati. Il fatturato ha superato i 4,37 miliardi anticipati.

Le entrate pubblicitarie sono state di 4,3 miliardi nel trimestre, in aumento del 45% e del 57% tenendo conto dell’impatto valutario. Gli utenti di Facebook hanno continuato a crescere oltre le aspettative. Gli utenti medi mensili sono aumentati del 14% a 1,55 miliardi rispetto all’anno scorso. Quelli quotidiani nell’ultimo mese sono saliti del 17% a 1,01 miliardi.

L’accesso da dispositivi mobili è stato utilizzato in media da 894 milioni di persone al giorno e da 1,39 miliardi di persone al mese, in rialzo del 27% dall’anno scorso. La pubblicità dal mobile è stata il 78% del totale rispetto al 66% dell’anno scorso e al 74% del secondo trimestre.

Ha di che festeggiare Mark Zuckerberg, dunque. Il fondatore di Facebook continua la scalata ai vertici della classifica degli uomini più ricchi del mondo. Tra i tanti record oggi se ne aggiunge un altro. In poche ore il suo patrimonio è lievitato di 2,5 miliardi di dollari superando quota 50 miliardi I conti del popolare social network hanno mostrato un aumento degli utili dell’11% e una crescita dei ricavi del 41%. Risultati superiori alle attese degli analisti e infatti Wall Street premia la performance. Al Nasdaq il titolo Facebook mette a segno un balzo del 5% portandosi a 109 dollari, vicino al massimo storico.

A questi prezzi il valore di borsa di Facebook supera la soglia dei 300 miliardi di dollari. A titolo di paragone oltre la metà della capitalizzazione dell’intera Borsa di Milano. Zuckerberg possiede 475 milioni di azioni di Facebook, poco meno del 24% del capitale del social network e con un rialzo del titolo di 5,10 dollari in appena un giorno vede lievitare il suo patrimonio di quasi 2,5 miliardi. Considerando che ieri sulle attese di risultati positivi la quota in portafoglio di Zuckerberg si era apprezzata di 600 milioni di dollari, in appena due è più ricco di ben 3 miliardi di dollari.

Ma se dal punto di vista finanziario gode di buona salute, la creatura di Mark Zuckerberg deve affrontare un problema non da poco, ovvero un calo netto di contenuti condivisi dagli utenti. Secondo una ricerca di GlobalWebIndex, diffusa dal Wall Street Journal, nel terzo quarto del 2015 il 34% degli utenti di Facebook ha aggiornato il proprio stato, mentre il 37% ha condiviso una fotografia. Cifre cospicue, ma in netto calo rispetto al 50% e al 59% registrati nello stesso periodo dell’anno scorso.

Il problema è che la maggior parte degli utenti, circa il 65% del miliardo e mezzo attivi ogni mese, visita ancora il social ogni giorno, ma è molto meno incline a postare contenuti personali, preferendo la lettura di quello che viene postato da amici e pagine dei brand: in poche parole, per molti internauti l’apertura dell’app di Facebook è diventata più un’abitudine che una necessità vera e propria.

Proprio per questo a Menlo Park stanno mettendo in atto diverse strategie per favorire l’interazione delle persone: dai “ricordi” che quotidianamente ci vengono proposti per la condivisione, alle Reactions, ovvero le nuove sfumature del «mi piace», passando per le notifiche in stile Google Now, prossimamente in arrivo, Facebook è al lavoro per costruire un dialogo quotidiano e costante con i suoi utenti, cercando di convincerli a condividere contenuti in maniera più estemporanea.

Oppure in base alle notizie del momento, come dimostrano i pop-up che negli Stati Uniti invitano a commentare su una notizia del momento, come uno sciopero dei mezzi pubblici o una giornata di festa nazionale, un modo come un altro per togliere spazio alle news in tempo reale di Twitter.

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