IL MERGER

Brasile, Oi conferma: “Lavoriamo a fusione con Portugal Telecom”

L’operatore sudamericano ribadisce la volontà di fondersi con i lusitani, fissando l’approvazione dell’accordo entro il primo trimestre 2015. Si allontana così l’ipotesi di un’acquisizione di PT da parte di Altice

Pubblicato il 13 Ott 2014

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Oi e Portugal Telecom sempre più vicine alla fusione. A confermarlo in una nota è l’operatore brasiliano, dopo che negli ultimi giorni si erano rincorse indiscrezioni che lasciavano intendere che l’operazione fosse a rischio. Il comunicato dell’operatore brasiliano ribadisce gli impegni per promuovere la quotazione di CorpCo, la newco che scaturirà dalla fusione OiPt, “sono pienamente mantenuti”. “La fusione, a sua volta, richiede la preventiva approvazione della Cvm – ricordano da Oi – Le aziende stanno lavorando l’approvazione della fusione entro il primo trimestre del 2015”.

La scorsa settimana Patrick Drahi, patron di Altice, aveva confermato – secondo quanto riportato da Bloomberg – di essere in contatto con gli azionisti di Oi per l’acquisizione delle attività portoghesi della compagnia (Portugal Telecom). Secondo la voce Altice aveva discusso anche con il governo di Lisbona nella persona di Paulo Portas, vice primo ministro. Ma la fonte aveva però chiarito che non c’erano ancora stati contatti con i vertici della compagnie in questione, Oi e PT. Ma era apparso subito chiaro come l’operazione tra PT e Altice non fosse di facile realizzazione.

Quanto a Pt, aveva già siglato un accordo di fusione con Oi, per dare origine a un gruppo con oltre 100 milioni di clienti. Nei fatti gli attivi della società sono già stati assorbiti da Oi, ma l’integrazione aveva poi subito uno stop dopo la crisi del gruppo Espirito Santo.

Portugal Telecom aveva concesso un prestito da 897 milioni di euro a Rioforte, una delle holding del gruppo finanziario in crisi, e Oi aveva subito contestato il prestito che non era emerso dai bilanci, e che Rioforte non poteva più rimborsare. Lo scorso 8 settembre è stato approvato un nuovo accordo di fusione Portugal Telecom-Oi, che prevedeva che alla società portoghese passasse solamente il 25,6% del gruppo di tlc, contro la precedente quota del 38%.

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