Le tecnologie digitali sono diventate il settore numero uno nelle richieste di brevetti: lo svelano le nuove statistiche pubblicate dallo European patent office (Epo). L’Epo Patent Index 2019 registra un incremento senza precedenti nelle domande di brevetto nei campi delle comunicazioni digitali (+19,6%) e delle tecnologie informatiche (+10,2%) che sostengono la crescita dell’intero settore brevettuale: nel 2019 l’Epo ha ricevuto oltre 181mila richieste, il 4% in più rispetto al 2018 e una cifra-record.
Anche l’Italia registra numeri positivi. Il nostro paese ha messo a segno una crescita dell’1,2%, sopra la media Ue dello 0,9%, con le domande di brevetto che si concentrano nei settori dei trasporti e delle macchine utensili. Le richieste inoltrate da società e inventori italiani sono 4.456 e provengono soprattutto dalla Lombardia, che scala di una posizione (da 13esima a 12esima) la classifica delle regioni europee. Fra le società che più brevettano in testa c’è la bolognese G.D. (sigarette), seguita da Pirelli (46), Prysmian (46), Chiesi Farmaceutici (42), Saipem (37), Leonardo (30), Istituto Italiano di Tecnologia IIT (27), Ansaldo Energia (25), Brembo (20) e Telecom Italia (20).
Il traino del 5G, guida la Cina
Su scala globale, la crescita dei brevetti in comunicazioni digitali e computer technology rivela il ruolo chiave di queste tecnologie nell’alimentare la trasformazione digitale in tutti i settori dell’economia e della società. Quest’anno il numero di brevetti in digital communication (14.175) ha superato per la prima volta quelli in tecnologie mediche (13.833, +0,9%), il settore che dal 2006 dominava il podio per numero di richieste di brevetti. Questi due ambiti che trainano l’innovazione sono legati in particolare alle tecnologie per l’implementazione delle nuove reti 5G (per quel che riguarda la digital communication) e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI), del machine learning, dell’analisi dei dati e delle immagini (per quel che riguarda la computer technology), come sottolinea l’Epo in una nota stampa.
Il paese che più cresce nella richiesta di brevetti in comunicazioni digitali è la Cina: +64,6% per le domande arrivate da aziende cinesi nel 2019. Seguono, a distanza, le aziende Usa (+14,6%), mentre le richieste dell’Europa in brevetti per digital communication sono aumentate del 3,1%. Cina, Usa e Europa sono comunque i leader delle domande di brevetto in questo settore: rappresentano circa un quarto del totale. La top ten delle richieste è dominata da Huawei (2260 richieste), Ericsson (1227) e Qualcomm (1061), seguite a distanza da Samsung, Lg, Oppo, Sony, Nokia, Zte, Intel.
Gli Usa leader nei brevetti hitech
Per numero di richieste di brevetto nel settore delle tecnologie informatiche (legate ai campi dell’AI e machine learning) guidano invece gli Stati Uniti (+13,6% rispetto al 2018): rappresentano quasi il 40% di tutte le richieste nel campo della computer technology, seguite dai membri dell’Epo (+9,3%) con quasi il 30% del totale, mentre le domande dalla Cina (+18,7%) sono circa il 10%. Le aziende più attive sono Alphabet (Google), Microsoft, Samsung, Huawei, Intel e Siemens, ma l’Epo sottolinea che nelle tecnologie informatiche una porzione importante di richieste di brevetto arriva da startup e nuovi entranti.
Europa, tanti brevetti in trasporti e stampa 3D
I paesi che hanno mandato più richieste di brevetto all’Epo nel 2019 sono gli Stati Uniti (25% del totale), seguiti da Germania (15%), Giappone (12%), Cina (7%) e Francia (6%). Tra i membri dell’Epo la crescita delle richieste di brevetti è massima in Svezia (+8% anno su anno) e le domande sono legate in particolare alle tecnologie digitali. In generale, in qualunque settore, le richieste che arrivano dalle Pmi sono una ogni cinque.
A livello di aziende che più brevettano, domina la cinese Huawei con 3.524 domande presentate all’Epo nel 2019, seguita dalle coreane Samsung e Lg e quindi dall’americana United Technologies e dalla tedesca Siemens.
Le aziende europee concentrano le loro domande di brevetto nei settori dei trasporti, della chimica e dei macchinari speciali, che includono la stampa 3D.